In Corte d’Assise sono stati ascoltati l’ex agente e il medico sociale dei rossoblu Enrico Costabile. Prossima udienza in programma venerdì 8 aprile
Nella tredicesima udienza del processo sulla morte di Denis Bergamini nella Corte d’Assise di Cosenza sono stati ascoltati Bruno Carpeggiani procuratore dell’ex centrocampista rossoblu e lo storico medico sociale del Cosenza Calcio Enrico Costabile.
Carpeggiani ha ricostruito la trattativa con il Parma all’Hotel Milanofiori. Nel mercato estivo del 1989 Bergamini telefonicamente accettò l’offerta dei con un contratto triennale a partire da 150 milioni a stagione fino a 190 milioni circa. Bisognava solo mettere neru su bianco ma i dirigenti del Cosenza pareggiarono l’offerta dei gialloblu. Fu lo stesso Bergamini a dire a Carpeggiani: “Alle stesse condizioni economiche resto al Cosenza”. Reduce da un brutto infortunio l’ex numero 8 rossoblu era consapevole che in Calabria avrebbe avuto il posto da titolare assicurato mentre a Parma avrebbe dovuto conquistarsi una maglia.
Subito dopo è toccato al dottor Enrico Costabile, che ha descritto Bergamini come un calciatore voglioso e combattivo: “Non si è mai abbattuto e tornò in campo prima dei tempi di recupero previsti, se non sbaglio gioco anche il derby a Catanzaro”. Poi la mente va a quella sera del novembre 1989 nel ritiro dei rossoblu: “Vidi in una camera 5 o 6 giocatori in lacrime e Maltese mi disse hanno trovato Denis morto a Roseto Capo Spulico – aggiungendo -: Sono rimasto senza parole, scioccato ho iniziato a piangere e mi sono domandato: perché era lì durante un ritiro?”.
Si tornerà in aula il prossimo 8 aprile.
