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Cosenza, Situm: “Bisoli un maniaco dei dettagli. Su Zaffaroni e Occhiuzzi…”

L’esterno croato ai microfoni di Pianeta Serie B ha parlato della sua avventura in rossoblu e dei tecnici di questa stagione esonerati: “Sul primo credo abbiano pesato alcune partite sfortunate e i risultati, il secondo ha avuto poco tempo per lavorare in un momento negativo”

Intervistato dai colleghi di PianetaSerieB, il centrocampista croato Mario Situm ha parlato della sua avventura con la maglia del Cosenza. Tanti gli argomenti trattati dal rapporto con Zaffaroni e Occhiuzzi alla sua posizione in campo.

Sui tecnici che hanno preceduto Bisoli: “Quando si cambia un allenatore la colpa è in primis dei giocatori. Sempre. Ognuno di noi deve prendersi la responsabilità, come abbiamo fatto. Io per primo. Se la squadra non funziona, la società non può cambiare trenta giocatori. Allora opta per il cambio allenatore. La squadra è compatta in questo pensiero. Siamo professionisti e dobbiamo essere pronti e ricettivi ai cambi di direzione. L’impressione che avevo e che continuo ad avere di Zaffaroni è ottima, grande allenatore e persona per bene. Ha lavorato tantissimo sulla nostra condizione atletica e sulla gestione delle situazioni tattiche. Era un lavoratore incredibile, attento a tutti gli aspetti della squadra. Giocavamo un calcio semplice e diretto, dove ognuno sapevo quello che doveva fare. Sicuramente il mister ha pagato i risultati. Abbiamo perso partite clamorose, dove la fortuna non ha mai girato dalla nostra parte. Non è una giustificazione, ma la mia impressione è questa. Dunque penso che abbiano pesato i risultati. La squadra stava bene con lui. Occhiuzzi è un ragazzo preparatissimo che vive di calcio. Lavora su concetti moderni, sono il suo pane quotidiano. Dietro il suo esonero ci sono tante dinamiche differenti. Tra cui il mercato. Penso che il mister sia arrivato in un momento poco positivo, dove si è trovato con le spalle al muro. Ha avuto poco tempo per lavorare.”

Sull’attuale allenatore rossoblu: “Ogni allenatore porta una sua filosofia a livello umano e un suo credo calcistico. Bisoli è una persona molto attenta agli atteggiamenti, se vede un comportamento che non gli piace o un calo fisico o di attenzione durante il lavoro, ti sta addosso in un modo incredibile. Cerca di mettere tutti nelle condizioni di fare bene, prestando attenzione anche alle dinamiche extra campo. Poi è un altro maniaco dei dettagli, cura tutto perché vive per questo lavoro. I suoi allenamenti durano molto. La percezione che ho è che adesso la squadra è più corta e aggressiva. Siamo più compatti. Sotto l’aspetto tattico sta cambiando tante cose. Poi è un allenatore molto duttile, spesso cambiamo modulo proprio in base alla tipologia di partita. Sta provando ogni cosa pur di salvare questa squadra, 4-4-2, 4-3-1-2, 3-5-2, 3-4-1-2, adesso interpretiamo bene diversi moduli. Ad ognuno di noi sta dando l’opportunità di mettersi in mostra.- Situm ha poi aggiunto-  La pausa è stata preziosa per ricaricare le energie e rimettere forza nelle gambe e nella testa. Abbiamo intensificato gli allenamenti, svolgendo diverse doppie sedute quotidiane. Adesso la condizione mia e di tutta la squadra è ottimale, al top. Personalmente non sono mai stato così bene. Sotto l’aspetto del gioco abbiamo provato alcune cose nuove, ma ci siamo concentrati prevalentemente sul miglioramento delle dinamiche a noi note. Ci attende un periodo importantissimo. C’è tanta attenzione, un po’ di nervosismo. Questo sì. Ma è normale quando la posta in palio è così alta. La squadra ha un unico obiettivo e sarà pronta a tutto pur di raggiungere la salvezza. Sono fiducioso, non vedo l’ora di riprendere.”

Sulla posizione in campo: “La squadra, a mio avviso, viene sempre al primo posto. Se l’allenatore dovesse chiedermi di fare il portiere, mi farei trovare pronto anche in quello. Ciò che voglio è fare il meglio per il gruppo e per Cosenza. Se mi chiedi dove mi trovo meglio, ti rispondo ala sinistra. Posso giocare anche dietro o sulla fascia opposta. Giocando però sulla corsia di sinistra entro meglio in mezzo al campo grazie al piede naturale. Durante la mia carriera ho giocato in tutti i ruoli. Cerco sempre di entrare nella testa dell’allenatore e capire qual è la sua idea tattica. Poi provo a dare il meglio di me. Se l’allenatore vede un buco da qualche parte, stai tranquillo che io sarò disposto ad andare a coprirlo. Per un minuto solo o per tutta la gara. Sono qui per fare il bene del Cosenza. La mia stagione, fin qui, è da 6,5. Posso dare di più. Adesso dobbiamo alzare l’asticella tutti quanti.”

 

 

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