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Cosenza-Goretti, storia di un amore che non riesce a sbocciare. Ecco tutti gli errori del diesse

Tanti problemi in meno di un anno: dalle storie su Instagram ad un mercato con tanti colpi sbagliati fino alle infinite contraddizioni

L’amore tra Roberto Goretti e il Cosenza forse non è mai nato. Eppure il matrimonio sembra destinato a continuare. La salvezza ottenuta contro il Vicenza ha placato gli animi di una piazza che ha voluto difendere con le unghie e con i denti la categoria. Ma i tanti errori del direttore sportivo, arrivato in riva al Crati per rilanciarsi dopo esser retrocesso in Serie C con il Perugia, devono far riflettere chi di dovere.

Con molte probabilità il rapporto proseguirà, si parla addirittura di un triennale ma il progetto dovrà avere basi solide. E soprattutto servirà maggior coerenza nelle scelte. A partire da quella del tecnico. Pierpaolo Bisoli è riuscito a riportare entusiasmo e la piazza è dalla sua parte. Numeri alla mano i suoi risultati sono stati sulla falsariga di quelli ottenuti da Marco Zaffaroni a inizio stagione ma alla fine l’obiettivo è stato raggiunto.

Tra i due, Goretti e Bisoli, adesso sembra essere scoppiato l’amore con le dichiarazioni al miele nei confronti del “Misterone” come ha definito il condottiero di questa salvezza. Eppure ai tempi di Perugia fu Goretti stesso a dire che la sua filosofia calcistica era lontana da quella del tecnico di Porretta Terme. Ma Goretti non è nuovo a cambiare idea. Dopo tutto fu lui a dichiarare a novembre “gli svincolati non mi entusiasmano“, salvo poi andare a prendere il kosovaro Voca fermo da 7 mesi.

Tanti anche gli errori sul mercato, da Minelli e Del Favero (reduce da due infortuni alla spalla) passando per Panico, Eyango, Pirrello e Pandolfi. Senza dimenticare gli affari con gli uomini di Lotito che hanno portato in rossoblu Djavan Anderson, Sy e soprattutto Kristoffersen. Il norvegese è stato visionato nel ritiro estivo della Salernitana a Gubbio e accantonato dopo poche settimane e poi messo ai margini della rosa nonostante i primi di settembre avesse dichiarato: “Quando ho visto Kristoffersen nel ritiro della Salernitana mi ha colpito insieme a Sy. E allora mi sono fatto vivo. Ha avuto sei mesi di ambientamento in Italia e un martello come Castori: può fare bene”.

Riuscirà Goretti a riconoscere questi errori e queste contraddizioni? Potrebbe essere questo il primo mattoncino in vista della nuova stagione. Perché non basta pubblicare stories su Instagram con annesse percentuali di salvezza per ispirarsi a Sabatini

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