Lo scorso anno per una manciata di minuti il club rossoblù ha buttato alle ortiche poco più di 800 mila euro, adesso tra Goretti e il prezioso contributo di Mezzina il presidente Guarascio ha fatto bingo
Da zero a quasi 3 milioni di euro. O meglio da poco più di 800 mila euro sfumati per la negligenza dell’ex direttore sportivo Stefano Trinchera ai 2,7 milioni che il Cosenza invece incasserà grazie al lavoro di Roberto Goretti e al prezioso contributo di Sergio Mezzina responsabile del settore giovanile. Nella passata stagione per una manciata di minuti il club si è visto sfumare il contributo riservato per l’utilizzo dei giovani. Nel campionato appena concluso, il boom.
La notizia è stata scritta dal collega Danilo Perri su Gazzetta del Sud. “Il Cosenza, tra i 33 elementi in rosa (considerando anche Zilli, Arioli, che ha giocato pochi minuti, e Kristoffersen, rimasto fuori lista da febbraio in poi), ben 11 facevano riferimento alla lunga schiera Under 23: Sarri (che non ha però debuttato), Venturi, Di Pardo, Carraro, Florenzi, Millico, Caso, Zilli, Gori, Pandolfi e Arioli. Una percentuale del 33%, che sale a 34% escludendo Kristoffersen”.
“Le casse silane, questa volta, saranno rimpinguate con una cifra di gran lunga superiore a quella minima a cui aspiravano nell’annus horribilis. La società del presidente Eugenio Guarascio, in virtù del massiccio ricorso ai calciatori nati dal 1998 in poi, è riuscita a triplicare il denaro che non gli è stato bonificato in quella circostanza. Pertanto – ha concluso Perri nel suo articolo – porterà a casa un bottino di circa 2.7 milioni di euro”.