La partita nel nome di Gigi Marulla: il Secolo XIX ha intervistato Kevin, team manager del club. “Vivevamo tra Bogliasco e Quinto Il ricordo più nitido che ho è l’odore di biscotti alla sera proveniente dalla Saiwa”
Il collega Francesco Gambaro sulle pagine del Secolo XIX ha intervistato Kevin Marulla, team manager del Cosenza, alla vigilia della sfida con il Genoa. Ovviamente si è parlato di Gigi, perché quella di sabato pomeriggio, ore 14, sarà una festa nel nome del grande capitano scomparso nel 2015. “Se a Cosenza Gigi Marulla fu idolo assoluto o giocatore con più presenze (330) nella storia del club e attaccante più prolifico (91 gol) o anche al Genoa seppe ritagliarsi uno spazio importante: 100 partite e 23 reti dal 1985 al 1988 in B”.
Kevin è nato a Genova, 34 anni fa. “Vivevamo tra Bogliasco e Quinto. Il ricordo più nitido che ho è l odore di biscotti alla sera proveniente dalla Saiwa. Genova mi è rimasta nel cuore. Ci siamo tornati tantissime volte. I miei genitori avevano tanti amici lì e fino ai primi anni Duemila venivamo una volta all’anno. Quando passeggiavamo per la città, i tifosi lo fermavano per strada”.
Kevin ha parlato anche del rapporto speciale tra suo papà Gigi e lo storico presidente del Genoa, Aldo Spinelli. “Spinelli è di Palmi, lui e mio padre erano conterranei. Era un figlioccio per lui, Spinelli rifiutò anche un offerta importante dell’Inter”. Il cuore tra Cosenza e Genoa. “Papà per Cosenza rappresenta la storia. Lui per Cosenza è come Maradona per il Napoli e Totti per la Roma”. “Il Genoa è la seconda squadra di cui
sono tifoso. Affronterò per la prima volta il Genoa da avversario e sarà un emozione incredibile. Ma la vera emozione sarà al ritorno quando verremo a Marassi. Il mio sogno è di ripercorrere le orme di mio padre nel luogo in cui sono nato”.
