Gara molle e almeno due gol sostanzialmente regalati a un avversario forte che non si è fatto pregare. Squadra nulla nella ripresa

Il Cosenza con la Reggina forse aveva illuso. A Genova non solo è arrivata una sconfitta nettissima, 4-0 per i padroni di casa il risultato finale, ma anche una prestazione oltremodo opaca, una netta involuzione rispetto al derby.

Se il primo tempo comunque aveva lasciato qualche speranza, con il colpo di testa di D’Urso infrantosi sulla traversa che per poco non pareggiava il gol di Dragusin, la ripresa è davvero da dimenticare. Dopo un avvio senza emozioni, al 57′ Calò commette un erroraccio in impostazione e regala il raddoppio a Gudmundsson, quindi due minuti dopo Puscas cala il tris.

Senza neanche spingere troppo, il Genoa si toglie anche lo sfizio della quarta rete, realizzata da Jagiello. Sostanzialmente nulla la reazione del Cosenza, che viene affossato dalle due reti in rapida successione dei padroni di casa.

Al di là del risultato, è la prestazione che è apparsa decisamente non all’altezza del derby del “Marulla” di una settimana fa. Certo, l’avversario era di livello, ma la squadra è apparsa oltremodo timida nel corso di tutti i 90 minuti. La traversa di D’Urso di fatto è rimasta l’unica vera azione degna di nota.

Domenica sarà la Spal l’avversaria dei Lupi a Cosenza, per quella che potrebbe essere davvero l’ultima chiamata per la salvezza diretta.