Cosenza, delusione Calò: sempre più indietro nelle gerarchie

La topica nel secondo gol del Genoa che ha tagliato le gambe ai Lupi conferma la stagione negativa del centrocampista che non è riuscito a dare quello che ci aspettava da lui

L’annuncio dell’arrivo di Giacomo Calò entusiasmò e non poco la scorsa estate. Diciamola tutta: l’ingaggio del centrocampista triestino, assieme a quelli di D’Urso e Brignola aveva acceso il giusto entusiasmo attorno al Cosenza. Il campo ha successivamente ribaltato gli stati d’animo attorno alla squadra guidata prima da Dionigi, poi da Viali. Con evidenti delusioni proprio da quei calciatori che avevano esaltato in qualche modo il mercato estivo.

Brignola è andato via, D’Urso nelle ultime partite sta dando segnali di crescita importanti. L’ex Cittadella potrebbero risultare prezioso in questo finale di stagione: lo spezzone con la Reggina e la prestazione con il Genoa, fino al tracollo di tutta la squadra, lasciano ben sperare. Chi invece non riesce a svoltare è proprio Calò. La topica colossale ha portato Gudmundsson al gol del 2-0 per il Grifone che, di fatto, ha tagliato le gambe ai Lupi.

“Finora – scrive Danilo Perri su Gazzetta del Sud – non è stato in grado di dare tutto ciò che ci si aspettava da un calciatore della sua qualità. Il suo percorso cosentino è stato segnato dalla mancanza di continuità. Tra una condizione iniziale scadente e qualche problema fisico che gli hanno impedito di diventare un inamovibile di questo Cosenza. Tanto che in questo momento sembrerebbe anche alle spalle di Voca, Brescianini e Florenzi nelle gerarchie del centrocampo”.

25 risposte

  1. È un calciatore di qualità indiscutibili che sta vivendo un periodo no e certo che a Cosenza siete bravi ad alzare il morale, sempre pronti a criticare.

  2. Non si fa giocare, se non sbaglio con la reggina era in panchina entrando dopo…quindi centrocampo con voca florenzi ed brescianini e poi…sto agostinelli non si può dargli una chance ! E poi c è kornvig…guarda quanti centrocampisti… il fatto è che quando sono in campo pensano ad altro ed non c è attaccamento alla maglia nel raggiungere l obbiettivo della vittoria.

  3. Valutiamo i fatti, non le promesse che poi si rivelano false o i potenziali ancora da esprimere. E purtroppo i fatti ci dicono che questo ragazzo a Cosenza ha solo dimostrato di non essere in grado di svolgere il ruolo affidatogli. Punto. Potrà far male ma questa è, senza nessuna cattiveria o ingratitudine. Pure lui lo sa. Secondo me è stato sempre sopravvalutato e forse ad un certo punto, complice anche la stampa che incalzava, si è anche iniziato a pretendere un po’ troppo da uno che, da quello che ci ha fatto vedere in campo, non è in grado di darci quello di cui abbiamo bisogno. L’errore di Genova è solo la ciliegina sulla torta di una serie di prestazioni costellate da gravissimi errori e da inspiegabili retropassaggi al portiere in fase di impostazione. Non parliamo poi dei tiri alle quaglie. Se ci fosse ancora la trasmissione di Mai dire gol lo inserirebbero nella rubrica dei Fenomeni parastatali: quelli che arrivavano con squilli di trombe e gli onori della cronaca e poi se andavano tra le polemiche con i mezzi più improbabili come dei razzi sperimentali.

  4. Per me Calò resta un giocatore di un’altra categoria se solo sposasse la causa del Cosenza… cosa che fino ad ora non ha fatto. Spero ancora che diventi determinante in queste ultime 10 partite. D’altra parte… vogliamo salvarci con le “giocate” di Voca?!?!? Se Calò, D’urso e Florenzi non si caricano il Cosenza sulle spalle non abbiamo alcuna speranza di rimanere in B. Per me Calò va solo motivato e responsabilizzato e sarebbe insostituibile. 

    1. un pofessionista che deve essere motivato e responsabilizzato,magari cullato e coccolato? siamo su scherzi a parte?

    2. sta’ giocando..quindi piu’ motivato e responsabilizzato di questo,purtroppo e’ campionato fallimentare ..se poi si risveglia buon per lui e noi….voca..come intensita e attacamento alla maglia di calo’ ne vuole 10.

  5. La mia speranza era di trovare un nuovo Valoti o, anche, un nuovo De Paola. Insomma uno di quei metronomi che sanno mantenere il possesso palla e poi smistare o verticalizzare al momento giusto. Purtroppo Calo’ di e’ dimostrato abbastanza capace nel passaggio/assist ma del tutto assente in fase di copertura: non regge la marcatura e perde palla (col Genoa non è stata la prima volta). Può trovare spazio solo in alcuni frangenti di partita.

  6. A coloro i quali continuano a dare la colpa a Gemmi per non toccare il loro beniamino Guarascio, direi che avevamo Goretti e Bisoli e se li sono lasciati scappare via senza riconfermarli. A Bisoli in particolare, uomo che in questo momento sarebbe stato fondamentale per noi, non ha manco fatto una proposta decente. Eppure il cristiano ci ha regalato una permanenza in B inaspettata ed insperata. Un minimo di riconoscenza l’avrebbero dovuta dare! Per non parlare di Larrivey ceduto, non si capisce perché, quando ora uno come lui (criticatissimo) sarebbe stato prezioso. Più tutta una serie infinita di altri errori commessi (a questo punto direi volutamente). Il direttore d’orchestra è uno solo, quindi inutile prendersela con i suoi musicisti. Cercate di essere onesti intellettualmente. Smettetela di dire colpa di Gemmi, Viali, Dionigi ecc ecc. la responsabilità chiara e netta è SOLO di una persona!…E ora buonanotte al secchio

  7. Da quando si è parlato di ripresa…Viali avrebbe dovuto far giocare sempre i più informa e vogliosi di far bene…Invece non sa leggere probabilmente nemmeno nello spogliatoio! La situazione adesso potrebbe precipitare…e non è ancora tardi per richiamare Dionigi (allenatore di serie B) che è pagato a vuoto ! Perché non sfruttare questa ultimissima opportunità?

  8. Nel ridicolo gol regalato al Genoa c’è l’essenza di questo giocatore la cui pochezza in campo è seconda solo alla presunzione. In più nemmeno un cenno di autocritica e tantomeno di scuse (nemmeno ai mille arrivati a Genova tra cui io) cosa che lascia dubbi anche spessore umano dell’atleta. La verità è che, a differenza dei suoi predecessori, Gemmi ha sbagliato la scelta degli uomini prima ancora che dei calciatori. Vergogna infinita.

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