La topica nel secondo gol del Genoa che ha tagliato le gambe ai Lupi conferma la stagione negativa del centrocampista che non è riuscito a dare quello che ci aspettava da lui
L’annuncio dell’arrivo di Giacomo Calò entusiasmò e non poco la scorsa estate. Diciamola tutta: l’ingaggio del centrocampista triestino, assieme a quelli di D’Urso e Brignola aveva acceso il giusto entusiasmo attorno al Cosenza. Il campo ha successivamente ribaltato gli stati d’animo attorno alla squadra guidata prima da Dionigi, poi da Viali. Con evidenti delusioni proprio da quei calciatori che avevano esaltato in qualche modo il mercato estivo.
Brignola è andato via, D’Urso nelle ultime partite sta dando segnali di crescita importanti. L’ex Cittadella potrebbero risultare prezioso in questo finale di stagione: lo spezzone con la Reggina e la prestazione con il Genoa, fino al tracollo di tutta la squadra, lasciano ben sperare. Chi invece non riesce a svoltare è proprio Calò. La topica colossale ha portato Gudmundsson al gol del 2-0 per il Grifone che, di fatto, ha tagliato le gambe ai Lupi.
“Finora – scrive Danilo Perri su Gazzetta del Sud – non è stato in grado di dare tutto ciò che ci si aspettava da un calciatore della sua qualità. Il suo percorso cosentino è stato segnato dalla mancanza di continuità. Tra una condizione iniziale scadente e qualche problema fisico che gli hanno impedito di diventare un inamovibile di questo Cosenza. Tanto che in questo momento sembrerebbe anche alle spalle di Voca, Brescianini e Florenzi nelle gerarchie del centrocampo”.