Quando sembrava tutto finito, mattoncino dopo mattoncino è stato costruito un muro davanti a Micai per arrivare all’ennesima impresa chiamata salvezza
Gli davano del folle quando da ultimo in classifica diceva che il Cosenza ne sarebbe venuto fuori. Raccoglie pochi consensi adesso che rimarca il concetto secondo il quale soltanto all’ultima giornata si conosceranno i verdetti per molte squadre in questa folle Serie B. Fortuna vuole che William Viali abbia già dimostrato di essere refrattario a qualsiasi critica, pure a quelle velenose e strumentali, per cui va avanti per la sua strada. Convinto che, con tutte le difficoltà che il calendario ha disegnato, la squadra ce la metterà tutta per centrare l’ennesima impresa della salvezza.
Perché è di impresa chi si tratterebbe. Basterebbe guardarsi un po’ alle spalle e fermarsi a due minuti prima che finisse il derby con la Reggina. Il Cosenza era, di fatto, già morto! E invece mattoncino dopo mattoncino è stato costruito un vero e proprio muro davanti a Micai (1 solo gol subito nelle ultime 6 partite) ma soprattutto si è arrivati allo straordinario risultato di cucire addosso alla squadra una sua identità. Grazie anche a un gruppo diventato maturo e granitico, proprio nelle difficoltà.
Finisse oggi il campionato, i Lupi sarebbero salvi. Ma che Lupi sarebbero se il percorso non fosse pieno di insidie, in salita. Nati per soffrire, prima dell’ululato liberatorio. Dal Brescia al Cagliari un viaggio di 4 tappe, con in mezzo Venezia e Ascoli, cariche di tensione. Perché, proprio come ripete Viali, la classifica potrebbe cambiare minuto dopo minuto. E fino al 19 maggio sarà un viaggio vietato ai deboli di cuore!
