Tifo Cosenza
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

“Pensavo ai supplementari. Poi Martino ha detto: ora segna Meroni…”

L’aneddoto degli ultimi secondi di gara e non solo nel racconto del match di Brescia da parte di William Viali

William Viali, allenatore del Cosenza, è intervenuto in conferenza stampa, raccontando la decisiva gara di Brescia e anche alcuni aneddoti.

IL MOMENTO DI DIFFICOLTÀ A BRESCIA – “Ho cercato di restare equilibrato e di trasmetterlo ai ragazzi. Perché quando abbiamo subito gol la sensazione è che i ragazzi si fossero sentiti sconfitti. Invece il messaggio da mandare era che eravamo in parità. La gara diventava difficile per entrambe, un gol da una parte o dall’altra avrebbe cambiato il destino. Tra l’altro subiamo gol in un momento dove il Brescia aveva rallentato. Credo che comunque la squadra abbia gestito bene le difficoltà. Gli infortuni hanno un po’ cambiato le carte in tavola, vedi Venturi, che è arrivato cotto a un certo punto. La sua scelta è stata ponderata, perché all’andata abbiamo sofferto poco ma abbiamo rischiato sui piazzati. Non volevo giocare a 5 dietro, perché avrei dato la sensazione di baricentro basso. Come alzare i centimetri? Avrei potuto far giocare Zilli, ma lo preferivo a gara in corso, perché dal primo minuto in questo momento somatizza troppo la pressione. Inoltre non avevo tante scelte offensive e non volevo usarle subito. O mi serviva un centrocampista alto. Mi sono inventato Venturi davanti la difesa, sapendo che lo aveva già fatto, difendendo a quattro e palleggiando a tre. Questo è riuscito abbastanza bene, anche se rispetto all’andata abbiamo avuto meno coraggio in fase di spinta, ma è conseguente alla gara. E avevamo un piano B, perché non sapevamo se l’avversario avesse fatto scelte diverse rispetto all’andata. Avremmo potuto modificare schieramento senza cambiare un giocatore”.

IL KARMA – “Non solo a Brescia ma nel nostro percorso negli ultimi tre mesi. La fortuna conta ma la fortuna si allena. Esistono fortuna e sfortuna ma la si può incanalare, con gli atteggiamenti e l’alchimia. E questa squadra ha creato qualcosa di magico. Quando si seminano atteggiamenti, sacrificio, quando un giocatore si toglie del proprio, come Nasti. Che si è tolto un mondiale a vent’anni per stare qui e provare a salvare questa squadra. Un ragazzino che rinuncia anche a un’esperienza di vita, questo crea un’alchimia. Parliamo di karma non a caso. Quante volte abbiamo segnato all’ultimo? Questo dimostra che questa squadra non muore mai, che non ha accettato quello che forse tutti le avevano già consegnato, una stagione fallimentare e la retrocessione”.

GLI ATTIMI DI TENSIONE A FINE GARA – “Se fossimo tornati in campo saremmo tornati 10 contro 10, perché erano stati espulsi Rigione e credo Karacic. È stato paradossale, si faceva fatica a capire e a gestire una situazione così brutta. Noi in parte non ci siamo neanche resi conto. Ho letto che le istituzioni bresciane hanno sottolineato la cattiva immagine che questa cosa ha dato alla città. Non serve sottolinearlo. Voglio sottolineare invece cosa siamo stati noi: abbiamo portato in media mille spettatori in trasferta in ogni città. Portando colore, calore e atteggiamento fantastico sportivamente parlando. Preferisco sottolineare lo spettacolo che hanno fatto i nostri tifosi piuttosto che quello che è successo dall’altra parte”.

COSA È PASSATO PER LA TESTA IN QUEI MINUTI FINALI – “Come preparare i tempi supplementari. Vedevo con l’andare del tempo che il Brescia perdeva forza. È vero che sull’1-0 c’è stata una parata di Micai, ma vedevo anche un calo nell’avversario. La disposizione in campo avrebbe potuto aiutare una squadra o l’altra. Ero solo concentrato alla preparazione dei supplementari. Quando poi è arrivata quella punizione laterale, più di uno in panchina ha chiamato gol, e uno ha azzeccato che avrebbe segnato Meroni. È stato Martino. Ha detto ‘fa gol Meroni’, e lo ha fatto”.

MARRAS CONVOCATO PER PRETATTICA O POTEVA GIOCARE? – “L’ho portato sognando che giocasse titolare. Partendo tre giorni prima. Fino al giorno in cui siamo partiti aveva solo camminato. Speravamo, avendo escluso fratture o lesioni ai legamenti, con una copertura antidolorifica di farlo performare. Lui si è allenato mercoledì mattina a Brescia insieme alla squadra, ma non aveva spinta nel piede. Anche la copertura gli toglieva sensibilità. Abbiamo voluto aspettare la mattina della gara per capire come reagisse al primo sforzo vero alla caviglia. Purtroppo si è svegliato con grande dolore. E a quel punto abbiamo provato a coprire il dolore e portarlo in panchina. Ma dopo il riscaldamento il ragazzo mi ha confermato che avrebbe fatto molta fatica”.

Subscribe
Notificami
guest

14 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Il giovane attaccante scuola Milan debuttò in Serie B con la magia rossoblù nella partita...
Sabato pomeriggio allo stadio Gigi Marulla sono in palio punti pesantissimi per la salvezza e...
Dopo due giorni di riposo seguiti alla vittoria in casa della Reggiana, i Lupi hanno...

Dal Network

Un altro pareggio per Michele Mignani. prima dell’esonero di Bari era l’allenatore che aveva ottenuto...

L'allenatore Michele Mignani sembra orientato a confermare il 3-4-1-2 con Di Francesco sulla trequarti...

Altre notizie

Tifo Cosenza