L’operazione in artroscopia eseguita a Villa Stuart ha interessato un frammento meniscale nel comparto esterno del ginocchio destro. Il super lavoro dello staff sanitario
Il tormento di Aldo Florenzi è finito. Doveva essere la stagione della consacrazione e invece il primo impatto con la Serie B è stato caratterizzato da una serie di infortuni al ginocchio. Venerdì scorso l’operazione a Villa Stuart. Per come avevano ampiamente previsto i consulenti esterni dello staff medico del Cosenza calcio ai quali c’è stato chi aveva rimproverato di essere stati esagerati con la diagnosi.
Di seguito la ricostruzione del tormentone, pubblicata sull’edizione Sicilia&Calabria de La Gazzetta dello Sport. “L’intervento in artroscopia ha interessato un frammento meniscale nel comparto esterno del ginocchio destro. Programmato da tempo, causa il terzo trauma (contro il Pisa l’1 aprile scorso) distorsivo della stagione che gli aveva fatto saltare 4 partite. Florenzi era rientrato ad Ascoli nell’ultima mezz’ora di partita. Per poi giocare titolare con il Cagliari (sostituito al 22’ del secondo tempo) all’ultima di campionato, nell’andata e nel ritorno (sostituito al 30’ della ripresa) del playout con il Brescia”.
“Il primo serio infortunio lo aveva avuto a inizio stagione, il 22 settembre durante un allenamento. Lesione di primo grado del collaterale mediale del ginocchio destro. Saltò in tutto sette partite. Il secondo k.o. invece era stato tra inizio febbraio e inizio marzo, ennesimo trauma distorsivo al ginocchio, che gli fece saltare 5 partite. Florenzi, pur di essere messo a disposizione di Viali, soprattutto nel playout con il Brescia, è stato sottoposto a un lavoro intenso per 15 giorni tra campo e trattamento fisioterapico specifico, seguito anche fino a tarda ora. Ma l’intervento, come previsto, era praticamente inevitabile”.
