Caserta lo vede punta esterna ma è al secondo centro stagionale da uomo d’area di rigore: con il suo recupero un’altra opzione in più sul fronte offensivo
Ad avercene di calciatori capaci di essere utilizzati in più ruoli. O meglio, in diverse posizioni del campo. Specie se di fronte hai gente intelligente, brava a interpretare le esigenze dell’allenatore. Che poi è il calcio moderno: più sai adattarti, più alte sono le opportunità di prendere una maglia da titolare.
E nel Cosenza ce ne sono tanti di calciatori così, che fanno la fortuna di Caserta. Ancor di più nel reparto offensivo. Per ultimo ecco Simone Mazzocchi, di professione attaccante. Una punta centrale, si è sempre detto, capace di adattarsi in tutti i ruoli dell’attacco. A seconda del modulo. Sabato ha firmato il gol del pareggio, 2-2, con il Südtirol. Prodezza di testa, fotocopia di quanto aveva già fatto in Coppa Italia con il Sassuolo. Due gol da uomo da area di rigore.
L’allenatore, lo ha detto in conferenza stampa, lo vede attaccante esterno. Parole dettate quando stava nascendo l’idea del 4-2-3-1, modulo con il quale il Cosenza aveva una sua identità. Adesso si sta lavorando su altre soluzioni tattiche, come visto contro la squadra altoatesina. In attesa di nuove certezze, di sicuro c’è che un calciatore come Mazzocchi, al di là del gol, è fondamentale. La sua assenza era pesata molto a Brescia. E il suo ingresso in campo sabato pomeriggio ha portato un punto pesante. Che ha evitato la prima crisi staginale…