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Lega B, Balata in Senato: “La nostra ricetta per il calcio italiano”

Lavoro sportivo, organismi autonomi, tax credit sugli investimenti, tutela dalle competizioni internazionali: il presidente della Lega B in Commissione sulle prospettive di riforma

Il presidente della Lega B Mauro Balata in mattinata è intervenuto all’interno dei lavori della Commissione Cultura, istruzione del Senato della Repubblica sulle Prospettive di riforma del calcio italiano, insieme al presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini e a quello della LND Giancarlo Abete.

Dopo aver introdotto il lavoro della Lega Serie B in particolare sulle tematiche di valorizzazione dei giovani (‘la nostra lega sta facendo tantissimo per il sistema con il 73% italiani nelle rose della prima squadra e il 90% nelle primavere, questo lo facciamo con grandi difficoltà spostando le risorse sul minutaggio degli Under 21 italiani’), di crescita delle infrastrutture e di iniziative di sostegno per il terzo settore, Balata ha rappresentato le idee di riforma della Lega B partendo dalla proposta di revisione della normativa sul lavoro sportivo che ha avuto un impatto non positivo sul mondo del calcio: ‘Pensiamo ci siano degli spazi per cambiare la normativa e supportare le nostre società che fanno molti investimenti sui giovani– ha detto Balata -, questi investimenti nei settori giovanili in parte sono stati bloccati perché c’è incertezza nel poter sviluppare questi asset in quanto rischiano di perdere, svincolandosi, giovani su cui hanno investito’.

‘Altra idea – ha proseguito Balata – quella di adottare anche nel comparto calcistico politiche fiscali incentivanti, come una tax credit che possa alimentare supportare e fare aumentare investimenti sulle infrastrutture e sui giovani creando anche un effetto positivo sullo Stato’.

Balata ha poi parlato di un’esigenza di modernizzazione e ristrutturazione del sistema calcistico italiano: ‘Pensiamo che lo statuto federale, cioè l’architrave su cui si fonda il sistema, appaia disallineato sulle prospettive di sviluppo e crescita. Sosteniamo con forza il principio della superiorità della logica sportiva ispiratore dello statuto Uefa, ma dobbiamo tenere conto della complessità del sistema e di tutela delle componenti, riflessione che impone di addivenire a uno statuto dove ci possa essere maggiore collegialità e dialettica, in armonia e in coerenza con i dettati dello statuto del Coni’.

Quindi il tema delle Authority indipendenti a partire dalla Covisoc, l’organo deputato al controllo di natura economico finanziaria sulle società professionistiche: ‘Negli anni – ha detto Balata – questo organismo si è guadagnato una reputazione positiva e in virtù di questa crescita qualitativa e quantitativa merita maggiore fiducia e una maggiore autonomia e indipendenza, slegandosi da quello che è il soggetto che gestisce il calcio. Questa riflessione va applicata anche al sistema arbitrale e di giustizia sportiva’.

Ultimo tema, che Balata ha definito pregiudiziale, deriva dall’impatto delle nuove competizioni internazionali, che partiranno dalla prossima stagione sportiva, sui campionati domestici: ‘Aumenteranno gare e spazi destinati a queste competizioni, ciò provocherà un depauperamento delle competizioni domestiche secondo alcuni studi con una diminuzione del 50% delle risorse: il tutto avviene in un quadro in cui non si è tenuto molto conto degli interessi del calcio nazionale, tutti aventi la stessa dignità e importanza, ma soprattutto non si è voluto avviare un confronto: noi non siamo mai stati chiamati né in ambito federale né altrove perché manca una corretta applicazione di quelli che sono i principi fondanti dello sport, di merito sportivo, sviluppo armonico ed equa competizione. È necessario aprire un tavolo di discussione per contemperare la crescita delle competizioni internazionali con la tutela di quelle nazionali’.

‘Il sistema calcio italiano – ha concluso Balata – si trova di fronte a sfide complesse e significative e necessita di interventi chiari, urgenti e decisi. Tutti noi come addetti ai lavori e voi come legislatori dobbiamo impegnarci, essere responsabili e coraggiosi nell’affrontare queste sfide per garantire un futuro prospero al nostro calcio’.

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