Il calciatore a gennaio scorso era andato al Brescia ma fu fermato da un infortunio e da una querelle tra i lombardi e la Turris
Luca Pandolfi è stata una delle operazioni portate a termine da Roberto Goretti, direttore sportivo del Cosenza, nell’ultimo giorno di mercato. Ma l’attaccante di certo non è stato un affare last minute e anzi era seguito da tempo dai rossoblu. Classe ’98, napoletano, Pandolfi è stato al centro di diversi intrighi di mercato, a partire da gennaio scorso.
Dopo un’ottima prima metà di campionato con la Turris in Serie C, con 6 gol e tante prestazioni di livello, Pandolfi è finito nel mirino di diversi club di B. A spuntarla è stato il Brescia, che ha ingaggiato il calciatore in prestito con diritto di riscatto. Poco dopo la firma sul contratto però, tra i lombardi e la Turris, è nata una querelle. La società campana avrebbe, secondo l’accusa delle Rondinelle, ceduto Pandolfi sapendo che quest’ultimo era infortunato.
I vari ricorsi del Brescia però sono stati tutti respinti, il calciatore non è stato riscattato e questa estate è partito in ritiro con la Turris. Con i corallini però qualche screzio, sebbene poi rientrato, con l’attaccante impiegato anche alla prima di campionato. Ma la cessione era nell’aria. A cercarlo Pisa, Frosinone, Pordenone, Ascoli, ma anche Bari e Catanzaro. Alla fine l’ha spuntata il Cosenza e Pandolfi si è presentato con la rete in amichevole al Rende.
Cresciuto nell’Altovicentino, dopo un breve passaggio al Melfi, Pandolfi trova continuità prima al Portici e poi soprattutto al Castrovillari, dove realizza 12 gol in 31 presenze nell’annata 2018/2019. Il campionato successivo lo vede prima ad Alessandria e, da gennaio, ad Arezzo, ma causa lockdown con gli amaranto giocherà appena quattro gare. Ecco quindi la Turris che gli permette di consacrarsi. Il resto è storia già raccontata. Adesso Pandolfi cerca il definitivo salto di qualità con la maglia del Cosenza.