L’ex difensore cosentino, con un passato anche a Crotone, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni: “Ai tempi dell’indimenticabile Gigi Marulla seguivo le partite dei Lupi in Curva. E nel 2010…”
Nato in Germania ma originario di Montalto Uffugo, Sandro Porchia è un’autentica colonna del calcio calabrese. Una lunga carriera ventennale divisa tra Savoia, Rimini, Grosseto e Bassano, con le esperienze da capitano tra le file di Cosenza e Crotone nell’album dei ricordi più belli. Un cuore diviso, dunque, per il derby di sabato prossimo, in programma allo stadio “Ezio Scida”: “Ero e sono tuttora un tifoso accanito del Cosenza. Sono nato nella città bruzia e, ai tempi dell’indimenticabile Gigi Marulla, seguivo le partite dei Lupi in Curva” afferma l’ex difensore in esclusiva ai nostri microfoni.
I colori rossoblu nel sangue, con una naturale predilezione per quelli bruzi: “Stiamo parlando delle due società alle quali sono più affezionato. Nel 2010 ho lasciato una squadra di B per venire a giocare a Cosenza, indossare la maglia dei Lupi era il mio sogno da bambino. Lo rifarei altre mille volte. Crotone è una città che mi ha dato tantissimo nella mia carriera, lì sono stato per tanti anni capitano. Ho un ricordo eccezionale di città e tifosi”.
Ora, sguardo concentrato totalmente ai giovani. Dopo i cinque anni costellati di successi nel vivaio del Palermo, oggi Porchia è il responsabile del settore giovanile del Trapani: “Avevo da poco finito di giocare quando ho ricevuto la chiamata dei rosanero. Lì sono stati cinque anni straordinari, la mia famiglia continua a vivere a Palermo. Quest’anno mi sono allontanato un po’, ma non vedo l’ora di iniziare: a Trapani ci sono tutte le basi per far bene”.