L’emergenza Coronavirus continua a tenere con il fiato sospeso un Paese intero mentre il mondo del calcio continua a discutere se riprendere o meno i campionato. Nel frattempo in casa rossoblu si studiano video

Certo è che la volontà di tonare in campo è più forte di qualsiasi allarme arrivi dal mondo medico scientifico. L’emergenza Coronavirus continua a tenere con il fiato sospeso un paese intero ma il calcio non si arrende. Sono giorni in cui si continua a discutere se riprendere o meno i campionati. Troppi interessi e allo stesso tempo il rischio concreto che la carta bollata la farà da padrona nel caso in cui si decidesse di finirla qui.

In attesa che i padroni del vapore arrivino a un accordo, in casa Cosenza l’allenatore in pectore Roberto Occhiuzzi continua a tenere unito il gruppo. Le video chat proseguono e allo stesso tempo il giovane tecnico di Cetraro studia spezzoni di partite e invia video di situazioni tattiche ai calciatori. La difesa a tre rimane una traccia sulla quale costruire il percorso delle dieci partite che rimangono da giocare. Centrocampo a quattro senza regista, anche perché nell’organico non ce n’è uno di spessore.

E in attacco? Occhiuzzi pensa a diverse soluzioni. A cominciare dal tridente con due esterni e una punta centrale per il 3-4-3. Stuzzica anche l’idea del 3-4-1-2 nel caso in cui Rivière recuperi dall’infortunio e possa essere utilizzato al fianco di Asencio. Il 3-4-2-1 è un’altra indicazione sulla quale lavorare. L’obiettivo, se mai si tornerà in campo, sarà quella di sfruttare al massimo il potenziale offensivo. Insomma, si lavora al 3-4-… fantasia.