Sono passati 28 anni dalla scomparsa del centrocampista romano arrivato dal Torino
Arrivò a Cosenza nel 1990, dopo aver mosso i primi passi nelle giovanili del Torino e una stagione importante con la maglia della Reggiana. Massimiliano Catena romano classe 1969 , debuttò giovanissimo in serie A con i granata nel 1988.
Centrocampista tutto corsa con una forza inesauribile. Grazie ad Edy Reja, diventa titolare un punto fermo della mediana dei rossoblu. Ben 77 presenze e due reti con la casacca del Cosenza. E’ tra i protagonisti dello spareggio dell’Adriatico vinto contro la Salernitana e l’anno dopo sfiora la promozione in Serie A sfumata al Via del Mare di Lecce. Nell’ultima gara della sua vita contro la Ternana mette a segno uno dei gol più belli della storia rossoblu. Un bolide dai 30 metri che batte il portiere rosso verde, e una corsa sfrenata verso la Curva Sud con una dedica speciale al papà Monaldo che sta lottando con una terribile malattia.
Dopo la sfida contro gli umbri andò a Roma per stare vicino la sua famiglia, Fausto Silipo gli concede il permesso di raggiungere la squadre nel ritiro di Taranto, ma Catena vuole essere presente agli allenamenti e decide giovedì mattina di rientrare in città.
Muore a soli 23 anni in un terribile incidente stradale in prossimità dello svincolo autostradale di Tarsia-Nord. Alla sua memoria viene intitolata la Curva Nord Stadio San Vito-Marulla.