L’attaccante, convocato dalla Guinea, non è infortunato ma Braglia ha voluto confondere Pillon. La stessa cosa il tecnico l’aveva fatta a Verona con Palmiero annunciato in formazione ma una volta cominciata la partita…
Pierino la peste ha colpito ancora. Dopo Verona, l’allenatore Braglia ha concesso il bis a Pescara. Lunedì 28 gennaio si è giocato il posticipo della 21ª giornata, con i rossoblu impegnati al Bentegodi contro la squadra di Fabio Grosso. Durante il riscaldamento e nella distinta si è visto Palmiero, per cui squadra messa in campo con il 4-3-3. La sorpresa al fischio d’inizio: il centrocampista napoletano è in panchina, al suo posto Embalo in un 4-2-3-1 che non ha funzionato. Sotto 2-0 la rimonta del Cosenza è cominciata quando il tecnico ha ridisegnato la squadra con Sciaudone, appena arrivato dal Novara, in campo proprio al posto di Embalo: 4-3-3 e pareggio grazie ai gol dello stesso centrocampista e Idda. Si disse che Palmiero si era infortunato durante il riscaldamento invece fu una scelta tecnica.
Anche venerdì sera la scena si è ripetuta. Riscaldamento e distinta con Embalo nella formazione titolare per un 4-3-3 che avrebbe dovuto contrastare lo stesso modulo proposto da Pillon. I telecronisti di Raisport quando è stato letto l’undici schierato da Braglia, con annesso grafico, hanno annunciano pure loro Embalo. Per poi rendersi conto che in campo c’era Hristov e che il Cosenza stava giocando con la difesa a tre, Bittante e D’Orazio sugli esterni, tre centrocampisti con la coppia offensiva formata da Tutino e Litteri. Disegnato un bel 3-5-2 ma soprattutto è stata confezionata una bella sorpresa all’allenatore del Pescara. E questa volta la “pretattica” del tecnico rossoblu ha funzionato e alla grande. Pescara in grande difficoltà, calcio di rigore negato al Cosenza e tante occasioni per andare in gol fino al vantaggio di Tutino. Ed ecco che per Embalo è anche arrivata la convocazione in azionale. Così come per Hristov nell’Under 21 bulgara.