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Binda: “Cosenza-Palermo: vi dico la mia sul big match del Marulla”

Sabato l’inviato de La Gazzetta dello Sport seguirà la partita per il quotidiano: “I siciliani hanno più pressioni e sono costretti a fare punti ma occhio ai rossoblu, perché non hanno nulla da perdere”. Il giornalista promuove tutti: “Guarascio e Trinchera bravi a migliorare in corsa ma Braglia è quello che ha fatto la differenza…”.

 

CosenzaPalermo è una delle sfide di cartello della 30ª giornata del campionato di Serie B, l’11ª del girone di ritorno. Che sia una partita di cartello lo conferma il fatto che uno dei quotidiani più venduti in Italia, La Gazzetta dello Sport, per la partita di sabato pomeriggio al Marulla manderà l’inviato di spicco della Serie B, Nicola Binda. Lo abbiamo intervistato in esclusiva per i lettori di tifocosenza.it. Ma che partita si aspetta il giornalista della rosea? “Il Palermo comincia a sentire il fiato sul collo del Lecce, una squadra che ha sorpreso tutti. Il calendario adesso prevede a due trasferte di fila (dopo Cosenza ci sarà Pescara, ndr) e non si può permettere di perdere tanti punti. Ripartire dopo la sosta rappresenta sempre una incognita, però – aggiunge Binda – la schiarita societaria darà più tranquillità a quella che secondo me è la squadra più forte del campionato. Diciamo che la sfida del Marulla rappresenta una vera e propria prova della verità per il Palermo che, indiscutibilmente, è una squadra che si porta dietro tante pressioni. Dall’altra parte troverà un Cosenza libero dal punto di vista mentale. Una squadra che sta facendo bene e che davanti ai propri tifosi ha buttato via una vittoria, che sembrava alla sua portata, con il Brescia. Avrà la possibilità di giocare abbastanza serena, un vantaggio non di poco conto”.

 

Il Cosenza rappresenta la vera sorpresa del campionato. A chi, Binda, dà il voto più alto? Al presidente Guarascio, al direttore sportivo Trinchera o all’allenatore Braglia? “Sicuramente tutti e tre hanno lavorato bene. Si può dire che il Cosenza, al di là del problema iniziale del terreno di gioco, non si è fatto trovare impreparato. Il Cosenza è arrivato in Serie B un po’ per caso, la promozione non era stata programmata ma se l’è giocata ai playoff. Di conseguenza – aggiunge l’inviato de La Gazzetta dello Sport – ha accelerato le cose anche dal punto di vista organizzativo per essere all’altezza della Serie B, dopo le carenze iniziali del tutto comprensibili. Bisogna dare atto al presidente che ha subito rimesso le cose a posto. Il direttore sportivo – sottolinea Nicola Binda – è stato molto bravo a correggere la squadra a gennaio, con ingaggi mirati per dare alla squadra la giusta consistenza da Serie B. Come dire: in estate Trinchera aveva costruito una squadra non all’altezza delle aspettative ma poi ha fatto bene. In assoluto – conclude il giornalista della rosea – l’uomo che ha tenuto sempre la barra dritta, che non ha mai fatto perdere l’orientamento è sicuramente l’allenatore. Tra tutti indiscutibilmente il più esperto. Bravissimo perché ha gestito bene, sin dall’inizio, la situazione. Credo proprio che Braglia un pizzico di merito in più ce l’abbia”.

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