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Di Marzio: “Il Cosenza ha tutti i mezzi per far bene, ma sabato occhio al Palermo”

L’ex mister rossoblu, intervistato dalla Gazzetta del Sud, ricorda i tempi in città bruzia: “Cosenza è un tatuaggio indelebile sulla mia pelle, è una questione di sangue e appartenenza.”

Grande doppio ex di Cosenza e Palermo, squadre che si affronteranno sabato alle ore 15 al “Marulla”, Gianni Di Marzio ricorda a tutti come il suo cuore sia rossoblu: “Cosenza è un tatuaggio indelebile sulla mia pelle, ma va ben oltre la mia parte epidermica: è una questione di sangue e appartenenza.” 

Una voglia irrefrenabile per i colori rossoblu, come lo stesso mister ammette ai microfoni della Gazzetta del Sud: “Spesso mi viene voglia di prendere un aereo e passare a salutare gli amici bruzi. Ne conosco parecchi e loro mi riconoscono in tutto il mondo. Ho vissuto anni straordinari in riva al Crati e sono contento che sia tornata la Serie B a prendere la scena”. Poi, una menzione anche al celebre caso Bergamini: “Tengo molto a cuore la questione Bergamini, caso che mi addolora molto ancora oggi. Conosco il magistrato e sono fiducioso: speriamo che la famiglia possa avere presto giustizia“. 

Grandi lodi alla squadra attuale capitanata da un grande mister come Piero Braglia: “Ci sono una società seria e un tecnico molto forte come garanzia per il raggiungimento dell’obiettivo che sta pienamente meritando sul campo. La classifica attuale rispecchia perfettamente i valori visti e da quando esiste il calcio è sempre stato così. Il Cosenza, però, quest’anno rappresenta un’eccezione alla regola. Se avesse giocato la partita col Verona, avrebbe potuto far conto su qualche punto in più. Aver perso a tavolino a causa del terreno di gioco ha del clamoroso“.

Ed è proprio il prato del “Marulla” la questione che affronta poi Di Marzio: “Il manto del Marulla, ai miei tempi, era un capolavoro, a mio giudizio secondo solo a quello del San Paolo di Napoli.” Poi, note di merito per due Lupi: “Embalo lo conosco molto bene per averlo avuto con me a Palermo ed è una forza della natura al netto della ricerca ossessiva del dribbling, Tutino lo vidi giocare per la prima volta con le giovanili. Occhio al Palermo, però, se imbrocca la giornata giusta sono dolori”. Infine, battuta su un possibile futuro nella società bruzia: “Non so dire cosa risponderei ad un’eventuale proposta di Guarascio perché in realtà non ci siamo mai sentiti. Bisogna dargli atto che sta agendo bene e i risultati gli danno ragione”.

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