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Embalo: “Mi farebbe piacere rimanere a Cosenza”

L’attaccante guineano, intervistato da DAZN, ha parlato del suo difficile passato: “Mio padre diceva che il calcio era una perdita di tempo ma io l’ho fatto ricredere. E quella volta che mi rubarono la maglietta di Messi…”

“Il mio sogno da piccolo era diventare calciatore perché volevo divertirmi a giocare”. Comincia così l’intervista rilasciata da Carlos Embalo ai microfoni di DAZN. Un ragazzo di poche parole, dall’umiltà disarmante e dall’immenso talento, tutti elementi che palesa davanti alle telecamere: “Volevo far vedere a tutti che realizzare i sogni è possibile. Mio padre diceva che il calcio era una perdita di tempo ma io l’ho fatto ricredere. Se sono qui è soprattutto grazie a mia mamma”.

Un passato non facile in Guinea, segnato anche da un curioso aneddoto: “Sono cresciuto lontano dallo stadio, ma avevo un campetto vicino casa. Un mio compagno che giocava nella Champions League africana mi ha regalato la maglietta di Messi. Io la lavavo in continuazione, dal momento che andavo in giro per far vedere a tutti cosa indossavo, e la facevo asciugare fuori. Un giorno non la ritrovai più, me l’avevano rubata. E’ stato un colpo duro”.

Un desiderio ardente chiamato Nazionale, a rappresentanza del suo Paese natio: “Per me sarà la prima volta in Coppa d’Africa, non vedo l’ora. Il ct è come Braglia, mi dà fiducia e ogni tanto mi chiama per chiedermi cose extracalcistiche”. E a proposito del mister toscano: “Lo ringrazio per la stima che mi ripone ogni giorno. Credo che la fiducia sia la cosa più importante nella vita”.

Ad un certo punto il giornalista gli porge il telefono per fargli ascoltare un grande boato, Embalo indovina subito: “E’ l’esultanza al mio gol contro il Crotone. Una bella gioia, quasi inaspettata. Devo ringraziare anche la fantastica tifoseria rossoblu”. Quale il segreto della salvezza? L’attaccante risponde così: “Siamo una squadra che lotta tutti insieme verso un unico obiettivo, siamo un gruppo unito”. Il ragazzo classe ’94 è di proprietà del Palermo, ma non esclude a priori un’altra parentesi in riva al Crati: “Mi farebbe piacere rimanere a Cosenza, la città è bella e la mia famiglia si trova bene”.

 

 

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