Suo padre era un roccioso difensore nell’Udinese dell’ex tecnico rossoblu Alberto Zaccheroni: a scoprirlo, fu proprio una pedina fondamentale dello scacchiere di Zac in quella squadra rossoblu del -9
Nicholas Pierini è praticamente un calciatore del Cosenza: la notizia è di ieri, ma un trasferimento nel capoluogo bruzio era già scritto da tempo nel suo destino. Suo padre Alessandro ha collezionato, nel corso della sua lunga carriera, circa trecento presenze nei professionisti vestendo le maglie di Fiorentina, Reggina, Parma ma soprattutto quella dell’Udinese di Alberto Zaccheroni.
E proprio a Cosenza, contro la squadra rossoblu allenata da Zaccheroni, arrivò il debutto in cadetteria con la maglia bianconera, subentrando a Paolo Poggi a cinque minuti dalla fine. Al termine di quella stagione, il tecnico romagnolo andò in Friuli dopo aver conquistato una miracolosa salvezza in riva al Crati, nonostante i 9 punti di penalizzazione inflitti dalla commissione d’appello federale.
Pierini diventò uno pilastri di quell’Udinese, squadra capace di conquistare il terzo posto alle spalle della Juventus di Del Piero e dell’Inter di Ronaldo, e per lui arrivò anche l’esordio in nazionale maggiore contro l’Argentina a Roma.
Poi il finale di carriera in Spagna, più precisamente nel Cordoba, dove iniziò ad allenare e ad osservare suo figlio Nicholas. Anche in questa vicenda c’è un deciso tocco a tinte rossoblu: a scoprire le doti del giovane talento, infatti, fu Francesco Palmieri, ex attaccante proprio nel Cosenza di Zac e allora responsabile del settore giovanile del Parma.
Dopo il fallimento dei ducali, Palmieri passò al Sassuolo e portò con se anche Pierini. Scommessa vinta: il giovane figlio d’arte in neroverde riuscì a realizzare ben 35 reti in 60 partite con la formazione Primavera, conquistando anche un Torneo di Viareggio. E adesso, dopo il prestito allo Spezia, per Nicholas è pronta una nuova avventura in una squadra che, in qualche modo, era già scritta nel destino della sua famiglia.