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Guarascio: “La classifica non ci aiuta. Il Cosenza deve superare questa stagione per guardare al futuro”

Il presidente rossoblù ha fatto il punto sulla squadra: “Avevamo programmato con altri obiettivi ma secondo me la squadra non è inferiore a quella dell’anno scorso”.

Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza, in una lunga intervista ospite di Teleuropa Network, ha fatto il punto sulla squadra rossoblù dopo sedici gare: “La classifica non ci aiuta. Seppur paragonandola con quella della stagione precedente siamo lì. La partenza è un po’ stentata. Abbiamo avuto qualche difficoltà nella fase della preparazione perché sono andati via, anzi non siamo riusciti a trattenere alcuni elementi importanti. Due sono andati in Serie A. Il feeling con i tifosi? Non credo sia rotto. Lì probabilmente c’entrano i risultati ma forse anche il maltempo, in inverno al “Marulla” non è facile vedere una partita. Non era mai successo che perdessimo tre partite in casa, credo che basti un risultato positivo per riaccendere l’entusiasmo”. 

“Non pensavo di trovarmi in questa situazione – ha ammesso Guarascio -, la programmazione era stata fatta con altri obiettivi. La squadra non è inferiore all’anno scorso secondo me. In difesa abbiamo messo due elementi importanti, sebbene uno non stia giocando. A centrocampo c’è Kanoute che dovrebbe tornare a breve. In attacco abbiamo preso Rivière che è un grande giocatore. Forse ha reso meno del previsto Litteri. Non ho intenzione di abbandonare il Cosenza. Quando ho detto che fosse un hobby, lì la domanda è stata fatta in un contesto politico. E’ una passione, non è il primo bensì l’ottavo anno, ci tengo tantissimo. Altri presidenti fanno solo calcio. Cosenza lo dico sempre: è il punto di riferimento calabrese, in questi anni hanno fatto tantissimo. Il direttore generale? E’ un qualcosa che mancava. Gruppi interessati? Non ce ne sono. Moratti? Conoscevo la sorella, lui no”. 

“Il palcoscenico della Serie B ha quel parco calciatori, quelli più importanti vanno in A. Tutino voleva andare in massima serie, non si poteva trattenere. Poi magari lì non giocano e poi ci ripensano. Devi sottostare alle regole e a quello che vogliono i calciatori. Nessuno ci ha messo sotto, escluse due o tre gare. Per il resto la squadra è andata abbastanza bene, è chiaro che bisogna fare punti e lì siamo penalizzati. Il rapporto con Braglia è sempre lo stesso, in qualche partita ha commesso qualche errore, non ho però intenzione di sostituirlo. E’ una persona capace, che ci crede”. 

“Fa parte del mio carattere essere poco espansivo e loquace – puntualizza il presidente -. Il mio cuore è rossoblù, la sofferenza è tantissima, probabilmente non la esterno anche perché chi dirige deve avere anche al lucidità per decidere. Non sono un presidente che cambia ogni mese l’allenatore per un impulso o perché una partita non va bene. E’ un modo di fare che in questi anni ha portato tante cose positive. L’ambizione l’abbiamo avuta e abbiamo fatto grandi cose, poi dipende dalle disponibilità, non facciamo passi più lunghi di quello che possiamo. Abbiamo un settore giovanile di tutto rispetto. Dobbiamo superare quest’anno per poi guardare ad altri orizzonti“, conclude Guarascio.

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