Dopo 7 partite i rossoblu hanno raccolto 4 punti. Identica media della prima parte di campionato, il ché significa retrocessione in Serie C. E vincere con il Cittadella non migliorerebbe il parallelo…
Il parallelo tra andata e ritorno conferma che il Cosenza ha una marcia che porta dritto in Serie C. Nel girone d’andata dopo 7 giornate la squadra rossoblu, allenata da Pierino Braglia, aveva raccolto la miseria di 4 punti frutto di altrettanti pareggi e 3 sconfitte. La media complessiva non è cambiata nella seconda parte del campionato: 4 punti in 7 partite. Con protagonisti diversi in panchina: 4 volte il tecnico di Grosseto e altrettante sconfitte, 3 volte Bepi Pillon il quale ha raccolto una vittoria (a Livorno), una sconfitta (al Marulla con il Frosinone) e un pareggio (a Venezia).
Messa così, chiaramente, pensare alla salvezza diventa davvero dura. Proibitivo. E così sarebbe anche se martedì sera i Lupi batteranno il Cittadella al Marulla, considerato che nel match d’andata al Tombolato vinse il Cosenza con un netto 3-1. Nella migliore delle ipotesi si arriverebbe a 7 punti in 8 partite. Come nel girone d’andata, che alla fine delle 19 partite ha “sigillato” i rossoblu al terz’ultimo posto. È fin troppo evidente che occorre una inversione di tendenza. Soprattutto nelle 3 successive partite che seguiranno quella con il Cittadella. Per vedere un po’ di luce con Chievo, Virtus Entella e Cremonese serviranno almeno 5 punti per arrivare alla sosta con un solo punto in più rispetto al girone d’andata. Utopia? Sì. Purtroppo, sì. Anche se nel calcio tutto è possibile: vedi la vittoria dell’ultimo in classifica Livorno in casa del Chievo…