L’allenatore aveva preparato la partita con il Chievo lavorando sul 4-2-3-1 con il vice capitano in mezzo al campo al fianco di Broh. Ma il fatto che abbia deciso di non partire causa Coronavirus, sconvolge un po’ le cose. Ecco le possibili soluzioni
Più che della partita in sé, la vigilia del posticipo Chievo Verona–Cosenza, valevole per la 28ª giornata del campionato di Serie B, è stata caratterizzata dall’allarme Coronavirus il quale, nelle ultime ore, ha fatto salire le preoccupazioni. Non è un caso che due calciatori, abbiano deciso di non salire sull’aereo che ha portato la comitiva a Verona. Il vice capitano Mirko Bruccini e Tommaso D’Orazio per salvaguardare e proteggere la salute delle famiglie, le rispettive mogli pare siano incinte, hanno preferito non transitare dalle “zone rosse”.
Ma c’è una partita da giocare. E adesso Bepi Pillon dovrà rivedere l’assetto tattico. Infatti nei giorni che hanno preceduto la partenza per il Veneto, il tecnico ha lavorato sul 4-2-3-1 con Bruccini in mezzo al campo a fare anche da “guida” al giovane Broh in leggero vantaggio su Prezioso. Sulla trequarti erano stati provati Carretta (alternato spesso con Baez), Machach e Sciaudone il quale avrebbe dovuto anche garantire l’uomo in più a centrocampo in fase di non possesso. Punta centrale il rientrante Rivière mentre davanti a Perina difesa a quattro con Casasola, Idda, Schiavi (o Capela) e Legittimo.
Ma alle ore 21 chi scenderà in campo? Se dovesse optare ancora per il 4-2-3-1 le soluzioni sarebbero due: inserire Prezioso al posto di Bruccini, oppure scalare Sciaudone centrale di centrocampo di fianco a uno tra l’ex Vibonese e Broh con l’inserimento di Lazaar sulla trequarti. Si potrebbe anche optare per il 4-3-3 con Prezioso–Broh–Sciaudone sulla linea mediana e in avanti il tridente Carretta–Rivière–Lazaar. Altra opzione il 4-3-1-2 con Machach alle spalle della coppia Carretta (o Baez)-Rivière.