Nessun comunicato ufficiale, anche perché ci sarebbero da definire alcuni dettagli sulla decisione del taglio degli stipendi che potrebbe essere superiore del 30%

L’assemblea della Lega di Serie B si è conclusa senza che venisse emanato un comunicato ufficiale. Evidentemente i 20 club del campionato cadetto, hanno da limare qualche dettaglio, soprattutto per quel che concerne il taglio degli stipendi. “La linea che sta prevalendo – ha scritto Valerio Piccioni su La Gazzetta dello Sport – è quella di andare a un taglio generalizzato di tutti i compensi per la parte ‘non giocata’ qualora si arrivasse a fermare definitivamente il campionato”.

Nella giornata di lunedì 6 aprile, si era diffusa la notizia che la Lega B avesse deliberato un taglio del 30% sugli stipendi invece si è appreso che la percentuale potrebbe essere superiore. E comunque, motivo per il quale non è stato scritto nessun documento ufficiale, non tutto è stato ancora definito. Anche perché si annuncia, inevitabilmente, uno scontro anche con l’Aic. Basta leggere del braccio di ferro in essere tra il sindacato dei calciatori e la Lega di Serie A.

Sull’eventuale ripartenza del campionato rimane ferma l’incertezza dei giorni scorsi. Se in Serie A si è ipotizzato da parte di Gravina un ritorno in campo per il 20 maggio e addirittura uno sconfinamento tra settembre e ottobre, in Serie B è diverso. Rimangono da giocare 10 giornate più eventuali playoff e il playout. Si lavora sull’ipotesi di ripartire il 17 maggio e chiusura entro il 30 giugno.

Anche nel campionato cadetto le variabili rimangono diverse, in questa direzione è interessante leggere quanto scritto da Piccioni sulla rosea. “Per partire il 17 maggio sarebbe necessario che il provvedimento di stop delle attività sportive si esaurisse il 14 aprile senza alcuna proroga. Soltanto a quel punto si potrebbe osservare lo schema della ‘ripresa lenta’ (con una sorta di ‘nuova idoneità’ necessaria per tutti i calciatori che tornerebbero in campo) che è stato suggerito dalle linee guida della Federazione medico sportiva sabato scorso”.

E se dovessero prorogare lo stop agli allenamenti, magari fino al 30 aprile? Evidentemente andrebbe studiato e organizzato un piano diverso. Motivo per il quale, andrebbe presa in considerazione anche l’ipotesi di un probabilissimo sconfinamento del campionato di Serie B al mese di luglio.