Dopo le partenze di Rivière e Asencio c’è grande curiosità nel reparto. “Non c’è soltanto Petre ma calciatori con caratteristiche diverse per come volevamo. I tanti stranieri? Sono arrivati nella città dell’accoglienza…”
Nel corso della consueta conferenza stampa della vigilia, l’allenatore Roberto Occhiuzzi ha toccato diversi argomenti. Ovviamente ha parlato del Cittadella, del ritorno dei tifosi allo stadio e dell’inserimento dei nuovi nel gruppo. Nel Cosenza che sabato pomeriggio scenderà in campo alle ore 14, di certo ci saranno delle novità. Soprattutto in attacco dove dopo le partenze di Rivière e Asencio c’è grande curiosità attorno al rumeno Petre, il quale è uno dei candidati alla maglia da titolare. “Oltre a Petre – ha sottolineato l’allenatore rossoblu – sono arrivati altri attaccanti, ognuno con le proprie caratteristiche. Anche tra di loro diverse. Abbiamo scelto determinati calciatori, perché cercavamo determinate caratteristiche. C’è tra di loro chi ci lega più il gioco, ci dà più profondità; chi ci dà un po’ di estro in più. E stiamo riscontrando di avere scelto bene, perché allenamento dopo allenamento ci stanno confermano quello che cercavamo”.
Nel gruppo ci sono calciatori di diverse nazionalità. Dai sudamericani Baez e Vera, i francesi Ba, Sacko e Bahlouli, il rumeno Petre, lo sloveno Matosevic, l’ivoriano Kone. Poi ci sono il romano Bouah di origini ivoriane e il cosentino Sueva di origini dominicane. “Il fatto che nel gruppo ci siano calciatori di diverse nazionalità, può rappresentare anche un motivo di crescita culturale per noi altri. Loro – ha concluso Occhiuzzi – si stanno integrando bene nello spogliatoio. E sono certo che la stessa cosa avverrà con l’ambiente, con la città. È ormai riconosciuto che Cosenza è la città dell’accoglienza”.