Il rinvio alla prossima settimana sulla scelta dell’allenatore alimenta speranze di riammissione vista la crisi che attanaglia la società veronese. E il club rossoblù continua a prendere tempo…
Toccata quota 32 giorni. Dalla retrocessione in Serie C del 10 maggio scorso, un lunghissimo periodo di imbarazzante silenzio da parte dei vertici del Cosenza calcio. Il proprietario del club di Via degli Stadi prosegue il casting per la scelta del nuovo direttore sportivo e dell’allenatore. Telefonate, sondaggi, proposte, richieste e lunghe riflessioni. Di certezze non ce ne sono, anche perché di pari passo dal quartier generale di Lamezia viene monitorata continuamente la crisi finanziaria del Chievo.
Ad alimentare le speranze di una, al momento lontana, riammissione in B, il fatto che da Verona ancora non abbiamo scelto l’allenatore. L’Arena, in edicola oggi, a tal proposito scrive che sale Mignani e che c’è anche Pavanel nella corsa per la panchina del Chievo. Il collega Alessandro De Pietro aggiunge: “Altra giornata di riflessioni ieri, di analisi, di confronti. Giornata conclusa con una nota ufficiale del club della Diga che invita tutti quanti alla pazienza anticipando che «prima della prossima settimana non sarà presa alcuna decisione sulla figura del nuovo allenatore». Carrera e Vecchi restano comunque in pista ma prima di tirare le ultime somme qualche ragionamento”.
Proprio questa notizia sul rinvio alla prossima settimana della scelta dell’allenatore da parte del Chievo, ha riacceso le speranze. E di conseguenza rallentato ogni decisione, che già di loro, viste le consolidate tradizioni, viaggiano ad andamento lento. Tant’è che ormai sono un po’ di giorni che i cellulari di alcuni collaboratori del Cosenza non rispondono più alle chiamate. Su tutte quelle del responsabile dell’hotel Duchessa della Sila di San Giovanni in Fiore, struttura che dovrebbe ospitare la squadra per il prossimo ritiro.