Il ragazzo di Bocchigliero avrebbe potuto indossare la maglietta rossoblu, adesso dopo il trionfo azzurro i grandi club d’Europa se lo contendono
Nel 2009 indossava la casacca con il logo del Cosenza, perché la sua squadra, il Castello di Mirto Crosia, era affiliata alla società rossoblu. Dodici anni dopo Domenico Berardi è sul tetto d’Europa con la maglia della nazionale italiana.
Ne ha fatto di strada il ragazzo nato a Cariati e cresciuto tra Bocchigliero e Mirto, protagonista con la nazionale di Roberto Mancini dopo una stagione da record con la maglia del Sassuolo. Ben 17 gol e 8 assist con il club neroverde che l’ha scovato per caso in un campetto della periferia modenese.
Nel 2010 gli uomini del settore giovanile rossoblu avevano deciso di portarlo a Cosenza, ma la mancanza della foresteria fece saltare l’operazione. Per caso si ritrovò al Sassuolo dove in 8 stagioni ha collezionato 275 presenze mettendo a segno 97 reti tra Serie A e Serie B e adesso i grandi club se lo contendono. Dopo il Milan anche il Liverpool lo ha messo nel mirino. Berardi in ogni caso si presenterà con una bella medaglia d’oro sul collo.
