D’accordo che Ascoli e Brescia non fanno testo ma un solo punto in 5 partite giocate in trasferta invita a una attenta riflessione
Diciamolo subito e a scanso di equivoci: 11 punti in 9 partite rappresentano il bottino giusto per una squadra che ha come obiettivo principale la salvezza. Ancora di più se questa squadra è il Cosenza, perché non bisogna mai dimenticare da dove si era partiti. Con ritardo rispetto alle altre, senza un ritiro prima che cominciasse il campionato e una catastrofe per quanto concerne gli infortuni in questi primi due mesi della Serie B 2021-2022.
Perdere a Benevento ci sta. Non sono certo queste le partite in cui i rossoblù devono conquistare i punti per la salvezza, però giocarsela senza nessun timore è un aspetto sul quale bisogna migliorare. La sconfitta è stata netta, 3-0. E almeno due parate di Vigorito sono da consegnare agli archivi come interventi da grande portiere (su Sau e Lapadula). L’aspetto più grave è che il Cosenza non ha mai impegnato il portiere avversario: Paleari prima e Manfredini dopo potevano anche non esserci in campo.
Nel primo tempo la prima occasione è giunta al 5′ di recupero con Sy che avrebbe potuto fare decisamente meglio sull’assist di Carraro. Lo spunto più interessante lo si è visto a inizio secondo tempo con una giocata Caso-Gori-Caso con la conclusione del numero 10 rossoblù che non è stata delle migliori. E infine l’assist di Situm per il nuovo entrato Anderson, all’esordio con la maglia dei Lupi. Troppo poco per procurare qualche pensiero al Benevento. Che di suo è forte ma arrendersi prima ancora di giocare non è proprio il massimo.
Ecco perché il percorso lontano dal Marulla merita un’attenta riflessione. D’accordo: Ascoli e Brescia non fanno testo. Strappato con i denti il pareggio di Perugia, che rimane l’unico nelle 5 partite giocate in trasferta. Anche ad Alessandria, che non è certamente il Benevento, l’atteggiamento della squadra non ha convinto del tutto. Spetta a Zaffaroni invertire la rotta e trovare la soluzione migliore per garantire alla squadra un percorso meno affannoso rispetto al recente passato.