Il giovane centrocampista polivalente appena entrato in campo contro il Pordenone ha confermato di avere le qualità per avere più spazio e giocare con più continuità
Già Zaffaroni aveva intravisto in Aldo Florenzi, giovane centrocampista polivalente nato a Nuoro il 2 aprile del 2002, le qualità per essere uno dei protagonisti del nuovo Cosenza. E in soli tre giorni di allenamento se n’è reso conto anche il nuovo allenatore Occhiuzzi: il ragazzo sembra avere le stimmate del predestinato. Capace di entrare in partita e incidere. A Lignano Sabbiadoro contro il Pordenone è entrato al 27′ del secondo tempo al posto di Venturi e in una ventina di minuti, recuperi compresi, ha destato un’ottima impressione.
C’è un altro aspetto passato in secondo piano ma sul quale non è escluso che Occhiuzzi decida di approfondire. Con il talentino arrivato dal settore giovanile, il Cosenza ha anche cambiato volto dal punto di vista tattico. Il pareggio di Situm, oltre che in superiorità numerica per l’espulsione di Barison avvenuta qualche minuto prima (24′), è arrivato con la squadra schierata con il 4-2-3-1. Infatti davanti a Matosevic difesa schierata con, da destra verso sinistra, Corsi, Tiritiello, Rigione e Situm (poi sostituito da Sy). Palmiero e Carraro in mediana mentre sulla trequarti Florenzi, appunto, con Boultam centrale e Millico a sinistra. Punta Pandolfi.
Da una necessità potrebbe nascere una certezza. Nel senso che contro il Pordenone c’era da recuperare lo svantaggio e per sabato contro il Pisa ci sarà da fronteggiare l’emergenza infortuni. Per cui l’ipotesi di svoltare sul 4-2-3-1 non è poi così lontana dalla realtà. I giorni che precederanno la partita contro la capolista, in programma sabato 18 alle ore 14 al Marulla, serviranno a Occhiuzzi se ci sono i presupposti per lavorare su questo fronte.