Nell’udienza numero 27 sulla morte dell’ex centrocampista del Cosenza oltre all’esperto di infortunistica stradale è stato ascoltato anche il collaboratore di giustizia Franco Pino
E’ ripreso in Corte d’Assise a Cosenza il processo per fare luce sulla morte Denis Bergamini. Nella giornata di martedì 8 Novembre sono state ascoltate le testimonianze di Franco Pino, collaboratore di giustizia ed ex esponente della mala cosentina, e Pasquale Coscarelli, l’esperto di infortunistica stradale incaricato di redigere una consulenza sulla morte dell’ex centrocampista rossoblu nel novembre 1989.
Pino ha dichiarato di non essersi mai interessato alla vicenda. Il pentito ha aggiunto di non sapere se la criminalità organizzata fosse o meno interessata alla morte di Bergamini.
Di maggiore rilevenza ai fini processuali la testimonianza di Coscarelli: “Vi prego di non considerarla una consulenza né una relazione, piuttosto un diario dello stato dei luoghi. Non ho mai avuto elementi tecnici, nonostante avessi chiesto più volte la documentazione. La verità è che avrei dovuto rifiutare di stilare questo documento perché non avevo elementi tecnici, non ho mai visionato il cadavere di Bergamini, né il camion” queste le parole del perito che all’epoca ha redatto il tutto in poco meno di 10 giorni. Coscarelli ha poi aggiunto: “La mia storia professionale inizia a Castrovillari, non potevo dire di no ad un magistrato (pm dell’epoca Ottavio Abbate ndr) che consideravo come un figlio”. Una relazione comunque già smentita dalla consulenza del Ris di Messina, che aveva di fatto smontato la tesi del suicidio.