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Fabio Caserta: “Cosenza, darò il massimo. Qui con tanto entusiasmo”

Il nuovo allenatore dei Lupi: “L’obiettivo è salvarci, divertendoci e facendo divertire”

Fabio Caserta, nuovo allenatore del Cosenza, è intervenuto in una lunga conferenza stampa di presentazione: “Mi fa molto piacere l’accoglienza, sono contento, potevo fare altre scelte ma ho deciso di venire a Cosenza. Conoscevo il direttore da tanto tempo e lo ringrazio per aver puntato su di me insieme al presidente. Darò il massimo, sono venuto qui con tanto entusiasmo e voglia di rimettermi in gioco. Sono convinto che questa è una piazza importantissima, credo sia quella giusta per me. Sono calabrese e so cosa significa lavorare qui. Non vedo l’ora di iniziare. Sono stati mesi difficili, quando vieni esonerato e stai fuori ti manca il campo.

Sui giocatori cedibili o incedibili ne discuteremo con la società. Conosciamo la rosa attuale, dobbiamo valutarla. Puntiamo a trattenere i giocatori importanti, come Florenzi. Sul mercato, su chi rimane e su chi arriverà, sono valutazioni che faremo, per capire dove e quanto integrare. So come lavora il direttore.

Il campionato di Serie B è difficilissimo. Abbiamo visto anche l’anno scorso squadre blasonate andare in difficoltà. Vogliamo soffrire il meno possibile, mantenere la categoria, divertirsi e far divertire le persone. A me non piace una squadra che attende, sapendo che si possono correre dei rischi, mi piace invece una squadra propositiva.

A me piace la difesa a quattro, il modulo poi cambia poco, dipende tutto dagli interpreti e dall’avversario. Partiremo dalla difesa a quattro ma in tutti gli anni che ho allenato ho cambiato. Sono pronto a questa responsabilità altrimenti non potrei fare questo mestiere. Conosco le difficoltà ma mi piacciono le responsabilità. Ho scelto di venire a Cosenza anche per questo.

Puoi partire con degli obiettivi sulla carta, ma gli obiettivi poi li determina il campo. L’obiettivo è mantenere la categoria. E passa attraverso le partite e soprattutto gli allenamenti. Dobbiamo essere bravi ad alzare sempre l’asticella soprattutto durante la settimana, per poi raccogliere i frutti in settimana.

Del Cosenza in Serie B si ha una percezione di una società che cresce anno dopo anno. Lo dimostra il fatto che il direttore ha avuto la disponibilità da tanti allenatori. Scegliere Cosenza è stato molto facile. Una piazza che ti dà stimoli e motivazioni. Ho visto la partita con il Brescia, non è facile vedere così tanti spettatori allo stadio. Sedersi su una panchina del genere, con uno stadio pieno, ti dà uno stimolo in più.

Il ritiro serve a valutare i giocatori, conoscerli. Di quelli in rosa ho allenato solo Calò, gli altri li ho incrociati in campionato. Prima di andare sul mercato vanno valutati i calciatori che hai in rosa, il tempo per farlo ce l’abbiamo. Poi sarà compito del direttore e del club intervenire in quei reparti dove manca qualche elemento. Ma non bisogna avere fretta, non ti porta da nessuna parte, sbagliare ora gli acquisti sarebbe un doppio errore. Bisogna lavorare con calma, il mercato non è facile. Chi arriverà a Cosenza deve correre, lottare, come hanno fatto i ragazzi nella scorsa stagione. Il risultato ottenuto è stato importantissimo, altre piazze blasonate non ci sono riuscite. Non bisogna quindi sbagliare, ma il direttore sa fare il suo lavoro molto bene.

Con il direttore ci siamo visti a Reggio Emilia per le finali Primavera, abbiamo scambiato qualche chiacchiera ma senza parlare di futuro. Poi ci siamo sentiti una volta telefonicamente e poi ci siamo rivisti e lì abbiamo trovato l’accordo vista la reciproca volontà.

A me piace un calcio propositivo, farlo subito non è facile, quando arriva un nuovo allenatore e calciatori nuovi. Ma possiamo arrivarci con il lavoro. L’obiettivo è fare divertire i tifosi.

Il contratto annuale non è forzato. Non lego le persone ai contratti, se ne firmo uno triennale e non c’è sinergia tra le parti vale poco. Se c’è sinergia si possono prolungare i contratti. L’obiettivo è alzare l’asticella. Non vogliamo portare 20 giocatori a luglio perché è impossibile, il budget è questione societaria e non entro nel merito. Vogliamo invece divertirci e far divertire, puntando alla salvezza. Ci saranno bei momenti e altri difficili, dove dovremo lottare tutti insieme. Di comune accordo quindi abbiamo sottoscritto un contratto annuale con opzione, legata a cosa però non lo diciamo. Il presidente punta ad avere una squadra completa sin dall’inizio, per non stravolgere poi la rosa a gennaio.

Giacomo Calò con me ha fatto benissimo sia a Castellammare che a Benevento. Nella scorsa stagione invece no, ma può capitare. Ha qualità importanti, soprattutto sulle palle inattive. Il discorso di recuperare alcuni elementi non riguarda solo lui, conosco le sue qualità, l’importante è che tutti corrano sin dall’inizio del ritiro.

I giovani sono una risorsa, è bello lavorare con loro. È la disponibilità a crescere e migliorare che conta, sia nei giovani che meno giovani. Il direttore sta cercando di costruire una squadra del genere, intervenire e prendere gli elementi giusti e lavorare sin dal ritiro in maniera importante, per assimilare gli schemi.

Sappiamo che l’allenatore è legato ai risultati ma non mi preoccupa, altrimenti non sarei qui. Mi concentro sul lavoro da fare con i ragazzi e sull’obiettivo finale, ovvero mantenere la categoria.

Col presidente non abbiamo parlato di Serie A. Ci siamo confrontati sulla squadra, abbiamo parlato di diverse cose.

Zarate lo conosciamo tutti, sappiamo le sue qualità, ma è la società che deve fare le sue valutazioni”. 

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