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Cosenza, l’idea di calcio piace ma la squadra va completata

Tre partite di campionato non possono influenzare le scelte tattiche dell’allenatore, però il club deve fare un ulteriore sforzo per garantire più qualità a Caserta

Il presupposto è che dopo tre sole giornate di campionato non si può mandare all’aria un progetto tattico sul quale si è lavorato per due mesi. Il Cosenza di Fabio Caserta ha già l’impronta del suo allenatore: una squadra con una idea di calcio, propositivo e che, di conseguenza, porta a dei rischi. “Non sono preoccupato”, ha detto il tecnico dopo la sconfitta con il Modena. E ha aggiunto: “Non cambio l’idea della mia squadra”.

Giusto così. Sarebbe un gravissimo errore ripetere quanto successo la scorsa stagione, quando a Davide Dionigi a un certo punto venne “consigliato” di giocare con la difesa a tre. Avere preso e voluto fortemente Caserta, significa conoscere e avere sposato il suo calcio. A va difeso. Sostenuto con i fatti prima di tutto, completando l’organico. E non basta prendere un attaccante importante, capace di fare la differenza.

Sugli esterni ci sono evidenti problemi, soprattutto numerici. Martino e La Vardera quando torneranno disponibili a pieno regime? Spetta al club comunicarlo con chiarezza… Se è vero che si sta trattando ancora con Riccardo Improta, rappresenterebbe la soluzione migliore: con Caserta ha giocato in tutti i ruoli, tranne il portiere. Esterno alto, terzino e mezzala. Il jolly perfetto.

In attesa di conoscere Sgarbi, più di un pensierino andrebbe fatto anche su un difensore centrale di spessore. Il ragazzino Fontanarosa troverà molto più spazio di quanto si possa immaginare. Ma avere in organico un centrale che conosca bene la categoria sarebbe importante. Un centrale di personalità, capace di guidare un reparto che per il tipo di gioco proposto da Caserta, espone la difesa a non pochi rischi.

E l’attaccante? Se vuoi un giocatore capace di fare la differenza bisogna investire cifre importanti. Nel mese di giugno venne fatto un tentativo con Francesco Forte dell’Ascoli ma fu… toccata e fuga! Adesso il calciatore è in rottura con l’Ascoli, lo cerca la Sampdoria. Ma di fronte all’offerta giusta. Forte ha un legame particolare con Fabio Caserta che lo ha allenato alla Juve Stabia e al Benevento, ma l’Ascoli vuole monetizzare, unica strada percorribile per chiudere il mercato con il botto.

D’accordo, serve fare cassa. E sarebbe anche giusto. Non a caso D’Urso e Florenzi in questo momento sono i due calciatori che potrebbero “finanziare” le operazioni per alzare il livello qualitativo della rosa. E di conseguenza dell’obiettivo, che, a oggi, bisogna ricordarlo, rimane una salvezza più tranquilla rispetto alle ultime quattro stagioni.

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