Da quando il Cosenza è tornato in Serie B, i tifosi hanno fatto l’abitudine a campionati di sofferenza. Tranne il primo: stagione 2018-2019 con Pierino Braglia in panchina e soprattutto una squadra che aveva un senso di appartenenza che si è perso nel tempo. Un gruppo che si era formato l’anno precedente e su quella base è stata costruita una salvezza tranquilla. Che poi è rimasta unica.
Negli ultimi cinque campionati alla guida dei Lupi si sono succeduti nove allenatori: Braglia, Pillon, Occhiuzzi, Zaffaroni, Bisoli, Dionigi, Viali e Caserta. Ai quali vanno aggiunti i due “ritorni” di Occhiuzzi prima e Viale nel campionato in corso. Ma anche ben tre direttori sportivi: Trinchera, Goretti e Gemmi. A conferma che l’idea di un progetto non è mai stato preso in considerazione da Via degli Stadi.
Nel campionato 2019-2020 (Braglia, Pillon, Occhiuzzi) la salvezza è arrivata all’ultima giornata in quella indimenticabile stagione segnata dal lockdown per il Covid e le ultime dieci partite giocate senza spettatori. Il 2021-2022 (Occhiuzzi) il Cosenza è retrocesso in Serie C per poi essere riammesso a seguito dell’esclusione del Chievo. Campionato 2021-2022 (Zaffaroni, Occhiuzzi, Bisoli) salvezza al playout contro il Vicenza. La scorsa stagione, 2022-2023 (Dionigi, Viali) ancora playout stavolta con il Brescia.
E arriviamo al campionato in corso (Caserta, Viali per il momento…) che doveva essere quello di una salvezza tranquilla. Quello del millimetro in più, che sarebbe potuto diventare centimetri o metri. E invece il Cosenza a sette partite della conclusione si ritrova in piena lotta per non retrocedere. Tranne il Lecco che ormai sembra staccato, dai 30 punti della Feralpisalò ai 35 del Bari ci sono Ascoli (31), Ternana (32), Spezia (34) e Cosenza (34). Al momento sei squadre in 5 punti: soltanto due si salveranno direttamente.
Cambiano allenatori, direttori sportivi, calciatori, segretari ma invece la classifica è sempre la stessa!