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Cosenza, parla Tutino: “Dobbiamo credere nella salvezza”

L'attaccante rossoblu: "Al di là della gioia personale, l'obiettivo in questo momento, anche per la nostra classifica, è portare punti con i gol"

Gennaro Tutino, attaccante del Cosenza, al termine dell’1-1 con il Paermo, ha dichiarato: “A quota 20 si può sempre arrivare, mancano 5 partite. Al di là della gioia personale, l’obiettivo in questo momento, anche per la nostra classifica, è portare punti con i gol. Nelle ultime due partite i miei gol hanno portato solo due punti, l’obiettivo principale resta quello.

Le reti a fine stagione sono sempre più importanti, le partite sono decisive e i punti pesano di più. Contro il Palermo il gol è arrivato in un momento particolare, anche se secondo me stavamo spingendo di più rispetto al primo tempo. Personalmente, avendo giocato lì l’anno scorso, con Pigliacelli e il loro preparatore dei portieri che mi conoscono, avendo contro i miei ex compagni.. era un rigore pesante. Però ho calciato forte ed è andata bene. 

I pali? Sono stato un po’ sfortunato, ma non ci credo tanto. Potevo fare io meglio in alcune situazioni. Anche in quel periodo nel quale non riuscivo a segnare nel girone di andata ho continuato a lavorare. Nel girone di ritorno ne ho fatti 9, voglio continuare così e lasciare da parte i momenti negativi. 

Voglio chiarire anche una cosa capitata a Palermo all’andata. Canotto segnò sotto la loro curva, io feci una corsa e mi arrivò addosso qualcosa, una bottiglietta o un panino, d’istinto l’ho ributtata indietro. Ma io non ho mai avuto nulla contro il Palermo e la sua tifoseria, lì sono stato benissimo e infatti non ho esultato. Ho tanto rispetto della società, dei miei ex compagni e dei tifosi. C’è stata un’incomprensione, ovviamente sono contento per il gol.

Sarò onesto, oggi non mi sentivo al meglio. Sono stato un mese e dieci giorni fuori. La prima è sempre buona, con la Feralpi mi sentivo bene, stavolta molto meno ma l’avevo messa in conto. Avevo preparato una partita da fare su un guizzo, una giocata, procurarmi un rigore. Arrivati a questo momento della stagione la forma fisica è importante, ma l’approccio mentale alle gare fa la differenza. Dobbiamo credere nella salvezza, abbiamo degli scontri diretti importanti. Servono almeno due vittorie in queste ultime cinque partite, dobbiamo pensare positivo.

Se ho fatto così bene quest’anno è perché a squadra mi ha messo in condizione di far bene”. 

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