L’allenatore alla vigilia della trasferta di Parma prova ad alzare l’asticella: “A centrocampo preferisco la qualità alla quantità ma occorre il sacrificio da parte di tutti. E sull’attacco…”

Lo ha detto chiaramente Marco Zaffaroni: per il Cosenza comincia un’altra fase, quella successiva alla prima che prevedeva prevalentemente una compattezza di squadra. Si dovevano limitare i danni perché ce n’era urgente necessità, per tutti i motivi che abbiamo imparato a recitare a memoria. Adesso si volta pagina, o quanto meno ci sono le intenzioni per provare ad alzare l’asticella. Un nuovo inizio, come lo aveva definito il direttore sportivo Goretti nell’incontro con la stampa di una settimana fa.

“C’è stata una fase di lavoro in cui abbiamo compreso che noi possiamo giocarcela con tutti. Perché ne abbiamo le qualità. E di questo ce ne siamo resi conto in un momento in cui non era scontato che arrivassero determinati risultati. Adesso – ha sottolineato Zaffaroni in conferenza stampa – è arrivato il momento che dobbiamo pretendere molto di più da noi stessi. Ci sarà da metterci tanta determinazione, tanta ferocia perché dal punto di vista caratteriale non sono più concessi cali”.

Con il recupero di Boultam si va verso il ritorno della mediana titolare assieme a Carraro e Palmiero. Tanta qualità a servizio della squadra ma allo stesso tempo viene meno qualcosa nella fase di contenimento. “Non voglio rinunciare alla qualità, perché alla lunga fa sempre la differenza. Ma è chiaro che c’è bisogno di più propensione al sacrificio. Da parte di tutti. E di conseguenza, a parte alcuni errori dei singoli, ne guadagnerà anche la fase offensiva. Abbiamo in squadra calciatori dalle qualità tecniche eccezionali è arrivato il momento di saperle mettere a disposizione della squadra con continuità e più attenzione. E siamo qui per migliorare sotto questo aspetto”.