L’ex centrocampista rossoblu, intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, ha lodato il mister toscano: “E’ stimato da città e tifoseria, con qualche rintocco il prossimo anno può fare un campionato di alto livello”
“In questo Cosenza c’è molto di Piero Braglia“. E’ chiarissimo Claudio Lombardo, storico terzino del Cosenza dal 1985 al 1990. Un parere, quello dell’ex calciatore nativo di Voghera, supportato dagli evidenti successi in campo: “Portare una squadra in Serie B è difficilissimo, farlo con una grande cavalcata play-off ancora di più. Quest’anno è arrivata una salvezza meritata, tranne alcuni episodi negativi la squadra ha fatto un ottimo campionato” dice Lombardo, che poi aggiunge: “Il mister è stimato da città e tifoseria, è un personaggio al quale le persone si legano. C’è un bel feeling, Braglia può continuare su questa strada”.
Negli ultimi giorni si chiacchiera molto sul futuro del tecnico toscano, che con tutta probabilità rinnoverà il contratto in essere con la società rossoblu: “A volte un allenatore può essere attratto da altre richieste, ma credo che il tecnico toscano sia intenzionato a continuare a Cosenza. Ha bisogno di pochi ritocchi per fare un campionato di alto livello, anche se poi ogni stagione ha una storia a sé. Nei programmi ci sarà sicuramente l’obiettivo di fare qualcosa in più rispetto alla salvezza”.
Alla vigilia della partita contro il Venezia, l’allenatore dei Lupi ha tenuto a precisare che i play-off sarebbero stati irraggiungibili per una squadra che aveva come obiettivo la salvezza. Dichiarazioni che hanno lasciato perplessi molti tifosi, ma che trovano la piena condivisione di Lombardo: “Una neopromossa si pone come primo obiettivo la salvezza. Bisogna però considerare una cosa: i pensieri sui play-off possono farsi solo una volta ottenuta la salvezza, nel caso del Cosenza solo qualche giorno fa. Se l’obiettivo fosse stato aritmeticamente raggiunto a 5/6 giornate dalla fine del campionato, si sarebbe potuto pensare ad un qualcosa di diverso. L’allenatore, inoltre, deve sempre buttare acqua sul fuoco, altrimenti un ambiente si galvanizza e vuole qualcosa in più del previsto”.
