Nel corso della “cena di lavoro per la famiglia rossoblu”, il giovane allenatore ha ribadito a Guarascio e Trinchera il suo concetto in vista del campionato 2020-2021. In attesa dei rinforzi necessari per completare e migliorare l’organico
L’intuizione social di diffondere la foto della cena di lavoro per la famiglia rossoblu ha in qualche modo rasserenato l’ambiente alla vigilia di Ferragosto. È chiaro che adesso bisogna dare un seguito con i fatti, perché di parole ne è pieno il mondo del calcio. La fortuna del Cosenza è quella di avere un allenatore abituato a parlare poco e lavorare tanto. Dipendesse da Occhiuzzi sarebbe già in campo da domani, lunedì 17 agosto. La famigerata cena di lavoro che si è tenuta nel buen retiro del presidente Guarascio a Cetraro.
Il giovane allenatore ha ribadito il suo concetto, in vista del campionato di Serie B 2020-2021. Cose che aveva già esternato singolarmente sia al massimo dirigente del club, sia a Stefano Trinchera. Le ha ribadite a entrambi, seduti allo stesso tavolo. Le indicazioni di Occhiuzzi sono chiare: vuole dare continuità al progetto che ha portato il Cosenza all’indelebile impresa della salvezza. Motivo per il quale ha chiesto la conferma di tutti i calciatori sotto contratto e il rinnovo dei cinque a scadenza, in modo tale da ricominciare su una traccia già disegnata. In attesa di quei rinforzi necessari per completare e migliorare l’organico.
L’allenatore, il quale, tra l’altro, non ha ancora firmato nessun contratto ma ha semplicemente avuto rassicurazioni in merito a seguito degli incontri con Guarascio, è consapevole che non avrà a disposizione un organico stellare. Ma vuole in gruppo calciatori predisposti al sacrificio, che si sentano coinvolti nel progetto e che sia pronti a dare il loro contributo alla maglia rossoblu. Sia chiaro, se il presidente decidesse di mettere a disposizione ancora una volta Rivière e Asencio il primo a fare salti di gioia sarebbe proprio Occhiuzzi.
