L’ex centrocampista rossoblu, oggi allenatore, ricorda l’impresa del 1994/95: “Nessuno ci credeva e invece ci siamo salvati”
“Ho vinto due campionati di B col Brescia. Col Cosenza sulla carta non ne ho vinti ma in realtà quel torneo 1994/95, con un -9, vale come tre campionati vinti”. Luciano De Paola, ex calciatore del Cosenza, doppio ex della sfida in programma sabato contro le Rondinelle, intervenuto in esclusiva ai microfoni di TifoCosenza, ricorda l’impresa dei Lupi datata ormai venticinque anni fa. “È stato un torneo fantastico. Sono stati dei momenti incredibili. Ritrovarci a dodici o tredici partite dalla fine con quella penalità, tutti pensavano che saremmo retrocessi. Anche qualcuno dentro lo spogliatoio non ci credeva più. E invece ci siamo salvati. Abbiamo fatto un grandissimo campionato, da lì è decollata anche la carriera di mister Zaccheroni. Quello era un gruppo di banditi, tutte personalità forti: da Marulla a De Rosa, da Zunico a Palmieri e Monza. Una vera banda”
“Avevo già vinto altrove e quando mi sono trovato in questa situazione ero stra-convinto che ci saremmo salvati – ha proseguito De Paola – in primo luogo perché avevamo una squadra forte e poi perché sapevamo come intimidire gli avversari, soprattutto quando venivano a Cosenza. Certo, ci fossero state più telecamere forse non ci saremmo salvati.. (ride, ndr)”.