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Trinchera: “I giocatori del Cosenza devono essere innanzitutto bravi ragazzi”

Il direttore sportivo rossoblu è intervenuto ai microfoni di B Magazine: “Non si possono buttare i soldi, bisogna spendere con grande oculatezza, non avere fretta, qualche volta bisogna aspettare per chiudere una trattativa al momento giusto”

“La politica dei piccoli passi”: così, il Presidente Guarascio ha definito la linea societaria del Cosenza Calcio. L’importanza di avere conti in ordine e di evitare spese folli, Trinchera spiega tutto ciò ai microfoni di B Magazine: “Ai tifosi non parlo mai del passato, la storia di quegli anni la conosco poco, ma per far comprendere quanto siano importanti i conti in ordine, basta far presente cosa è accaduto in altre piazze, in città molto più grandi della nostra, con club di grande tradizione. Non si possono buttare i soldi, bisogna spendere con grande oculatezza, non avere fretta, qualche volta bisogna aspettare per chiudere una trattativa al momento giusto”.

Una tifoseria ormai matura, quella rossoblu, che comincia a comprendere i sacrifici della società: “Piacerebbe a tutti avere budget smisurati, ma la realtà è diversa, il tifoso ne è consapevole, apprezza gli sforzi economici del nostro presidente e il lavoro sul campo del nostro allenatore”. E, a proposito di allenatore, Trinchera si sofferma sul rapporto con mister Braglia: “L’ho avuto anche quando ho fatto il direttore sportivo a Lecce, questo è il terzo anno che lavoriamo insieme, abbiamo un ottimo rapporto: ogni tanto mi piace stuzzicarlo, tra di noi c’è grande rispetto. Poi, come ho detto prima, viviamo nello stesso hotel, un hotel che abbiamo trasformato in un vero proprio quartier generale”.

Domanda finale d’obbligo sui parametri di allestimento di una rosa, il direttore sportivo leccese esprime la sua soluzione vincente: “Si parte dal progetto tecnico, dal colloquio con l’allenatore che parla del sistema di gioco da
adottare, di come lo vuole lo sviluppare. Quindi si identificano i calciatori che possono fare al caso nostro, non sempre è possibile prendere chi è in cima alla lista dei desideri, ma non si deroga dalle caratteristiche tecniche e soprattutto dalla persona”. A proposito di individualità, Trinchera precisa: “Io guardo all’uomo, le qualità morali vengono prima di quelle tecniche: un bravo ragazzo non farà mai mancare l’impegno, suderà l’impossibile in allenamento e durante la partita”.

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