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Cosenza, la difficile (ri)costruzione comincia dal centrocampo

Ancora nessun volto nuovo in casa rossoblu a pochi giorni dall’inizio del ritiro di San Giovanni in Fiore. Il direttore sportivo Trinchera continua a muoversi tra non poche difficoltà nonostante Bianco, Sciaudone e Kingsley siano nel mirino da tempo

Un’altra settimana si è chiusa senza che in casa Cosenza ci fossero novità in entrata. Il mercato è fermo. Nonostante il direttore sportivo Stefano Trinchera continui a cercare i calciatori che facciano alla causa rossoblu. Opzione certamente non facile: portare a casa il massimo con il minimo indispensabile, significa lavorare tra tante difficoltà. Non è un caso che diverse trattative vanno avanti da settimane senza che si arrivi a una conclusione. Eppure a Braglia, pare, fossero state date garanzie precise. Al momento disattese. Ma fino al 2 di settembre di tempo ce n’è, senza dimenticare che pure a gennaio ci sarà la possibilità di ingaggiare calciatori.

La (ri)costruzione del nuovo Cosenza dovrebbe poggiare le sua fondamenta sul centrocampo, privo del pilastro più importante: Luca Palmiero. E dire che il ds Trinchera la soluzione ce l’avrebbe già e da diverso tempo (trattativa in corso col Perugia), ma portare l’esperto Raffaele Bianco, 32 anni da compiere il prossimo 25 agosto, alle condizioni proposte dalla società rossoblu è praticamente impossibile. Evidentemente lo stesso Trinchera è costretto a muoversi in spazi molto, molto limitati… La speranza si chiama sempre Palmiero (nella foto a lavoro con il gruppo di Ancelotti), il quale si sta allenando con il Napoli a Dimaro, ma a quel punto sarà determinante la scesa in campo di Guarascio in prima persona il quale farà valere gli ottimi rapporti con De Laurentiis.

Viene tenuta in caldo sempre la pista che porta al centrocampista nigeriano Michael Kingsley, 20 anni da compiere il prossimo 26 agosto, di proprietà del Bologna, la scorsa stagione a Perugia sul quale Trinchera ha messo gli occhi da diverse settimane e adesso stringe per ottenere il sì dal club emiliano. E poi c’è sempre Daniele Sciaudone, 31 anni da compiere il prossimo 10 agosto, con il quale si tratta da mesi ma l’accordo rimane sempre uno scoglio difficile da superare: un po’ perché il Novara vorrebbe monetizzare la cessione, un po’ perché a differenza della passata stagione il Cosenza ora dovrebbe accollarsi l’ingaggio per intero con un prolungamento del contratto di almeno due anni.

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