Tranne il giovane Moreo, la squadra rossoblu è in ritiro agli ordini di Braglia senza che ci sia stato nessun acquisto. Mai successo in precedenza nella centenaria storia del club rossoblu
Nemmeno ai tempi della Serie D, per intenderci inclusa quella scellerata che portò addirittura a due squadre nello stesso campionato, il Cosenza aveva cominciato il ritiro senza un nuovo calciatore. Che non sia, a proposito di volti nuovi, il solo Riccardo Moreo giovane attaccante prelevato dal Prato in quarta serie e che da queste parti si annuncia soltanto di passaggio visto che è destinato ad andare a fare un po’ di esperienza in Serie C. Un vero e proprio primato nella centenaria storia del club rossoblu.
A vedere il volto disteso e sorridente del direttore sportivo Stefano Trinchera evidentemente c’è da stare tranquilli: dal ritiro di San Giovanni in Fiore non trapela nessun mal di pancia. Il più tranquillo di tutti è l’allenatore Pierino Braglia al quale il presidente Eugenio Guarascio aveva dato garanzie sulla costruzione di una squadra capace di alzare l’asticella rispetto alla passata stagione. Garanzie che sicuramente saranno state ribadite in queste ultime ore, considerato che filtrano notizie secondo le quali le cene di lavoro tra Guarascio, Trinchera e Braglia vanno avanti al ritmo di una ogni tre giorni.
Il popolo rossoblu si fida ciecamente di Braglia, e fino a quando il timoniere di Grosseto non manifesterà malesseri sulla costruzione della squadra si rimane tranquilli che qualcosa succederà. Altrimenti non avrebbe senso avere accettato una situazione al momento imbarazzante. C’è da avere pazienza, attendere il momento giusto perché evidentemente il presidente Guarascio ha le idee chiare. Magari si potrebbe anche arrivare a fine ritiro senza nessun nuovo ingaggio ma a cominciare dai primi giorni di agosto c’è chi è pronto a scommettere che verranno firmati i primi contratti.
Trinchera ha lavorato sodo in queste settimane, capace di muoversi con intelligenza nei meandri del calcio mercato consapevole delle ristrettezze economiche entro le quali deve agire. Il concetto in casa Cosenza rimane il solito: ottenere il massimo con il minimo sforzo. Toccherà al direttore sportivo garantire a Braglia un degno sostituto di Dermaku, un calciatore capace di fare dimenticare le geometrie di Palmiero e un attaccante che vada a sostituire Tutino nel cuore del popolo rossoblu.
Da quando è cominciato ufficialmente il calcio mercato si ripete a ogni inizio settimana che quella che sta per cominciare si annuncia come quella giusta per sbloccare le trattative. Ed è così anche questa volta: di Sciaudone e Baez abbiamo scritto, così come di Schiavi sempre più vicino a indossare la maglia del Cosenza. Per non parlare di Bianco, il centrocampista sul quale si è puntato da diverso tempo. E infine l’attaccante Maxwell Acosty, che Braglia conosce bene per averlo allenato alla Juve Stabia. Tre colpi e due conferme che allontanerebbero di colpo tutti i malumori che aleggiano sulla società di Via degli Stadi.
