L’allenatore della Cremonese prende atto della sconfitta al Marulla ma invita i suoi a rimboccarsi le maniche: “Ci sono i presupposti per dare una svolta al nostro campionato”
Una sconfitta, quella di Cosenza, che certifica definitivamente che la Cremonese è in piena zona salvezza. Un k.o. che condanna la squadra di Baroni a modificare gli obiettivi di inizio stagione, che erano diametralmente opposti. “I due gol subiti dopo dieci minuti hanno condizionato la nostra gara, arrivavamo sempre secondi. Nel secondo tempo abbiamo fatto un po’ meglio, ma è già tempo di guardare al futuro. Certo, il potenziale di squadra c’è ma non basta. Se con Empoli, Frosinone e ci metto anche il primo tempo di Benevento, avevamo fatto bene, qui a Cosenza dal punto di vista dell’atteggiamento non so se ha pesato molto l’andare in svantaggio, ma bisogna reagire in maniera diversa”.
Baroni, soltanto 2 punti in 4 partite da quando è subentrato a Rastelli, rimane fiducioso sul futuro della Cremonese. “Ho un gruppo sul quale posso lavorare e sono certo che ne verremo fuori alla grande. Ma si può e si deve fare di più, sotto tutti i punti di vista perché questi ragazzi ne hanno le capacità. D’accordo, l’obiettivo era quello di fare un campionato di vertice e di conseguenza l’aspetto psicologico incide e non poco. Ora pensiamo solo a rimboccarci le maniche e lavorare assumendoci tutte le responsabilità. Solo così potremo dare una svolta al campionato”. E domenica allo Zini arriva la Salernitana…