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Coronavirus, Gomez: “Il dramma di Bergamo dovuto anche alla Champions”

L’attaccante dell’Atalanta intervistato da Olé racconta il tragico momento che sta vivendo la città. “Terribile aver giocato quelle partite. Ma nessuno aveva ancora idea di cose stesse facendo il Coronavirus…”

Bergamo nel giro di pochi giorni è passato dall’esaltazione per le vittorie dell’Atalanta in Champions Legaue a essere diventato il centro più colpito dalla pandemia da Coronavirus. Tra le cause più probabili della situazione anche la sfida con il Valencia. La ha confermato Papu Gomez in una intervista a Olè, quotidiano sportivo argentino. “Aver giocato queste partite è stato terribile. A quel tempo non c’erano ancora molti casi e nessuno aveva idea di cosa stesse facendo questo virus, non sapevamo bene della gravità e del contagio”.

Il capitano dell’Atalanta ha esternato ai colleghi argentini tutta la sua preoccupazione per il momento che si sta vivendo a Bergamo. “Penso che all’inizio ci sia stata molta disinformazione e tutti abbiamo preso alla leggera questa situazione. Pensavamo fosse solo un’altra influenza, un virus come altri, quindi continuiamo a vivere una vita normale. Solo con le zone rosse e con la crisi degli Ospedali sovraffollati abbiamo iniziato a capire, ma fino a 20 o 25 giorni fa non sapevamo nulla. Poi sono iniziati i decessi e li abbiamo cominciato ad aver paura”.

Papu Gomez non ha dubbi sul fatto che la sfida con il Valencia giocata allo stadio Giuseppe Meazza-San Siro di Milano abbia accelerato l’espansione del Covid-19. “La situazione drammatica di Bergamo penso sia dovuta anche alla partita d’andata con il Valencia, a San Siro c’erano 45mila bergamaschi su 120mila abitanti. Mia moglie ha impiegato tre ore per raggiungere Milano quando di solito servono 40 minuti. Quando siamo andati a Valencia erano tutti rilassati, non c’erano controlli. Adesso è il secondo paese in Europa con il maggior numero di infezioni. Uno dei contagiati nel Valencia ha giocato titolare contro di noi. Stiamo aspettando per vedere se qualcuno di noi mostra sintomi. Fortunatamente per ora nessuno, ma aver giocato queste partite è stato terribile”.

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