Il presidente del Frosinone è contro promozioni e retrocessioni a tavolino: “Idee cervellotiche di qualcuno che ha altri interessi”.
Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone, avversario del Cosenza, intervistato da SerieBnews.com, ha espresso la sua idea circa la conclusione del torneo: “La soluzione migliore è chiaramente l’espressione sul campo dei relativi verdetti ma nel caso fosse impossibile ripartire, andrebbero scelte una di queste due soluzioni: la prima, spalmare questa stagione sulla prossima, quindi su due stagioni chiudendo tutto a giugno 2021. Vorrebbe dire aver perso un anno, e in tal caso verrebbero traslati all’annata ventura tutti i rapporti contrattuali; la seconda soluzione sarebbe cristallizare le posizioni di classifica e i conti delle società alla data in cui il campionato è stato sospeso. Gli stipendi, i contributi e gli oneri fiscali andrebbero però fatti pagare fino alla sospensione, allo stesso tempo dovrebbero essere risarciti sponsor, tifosi e televisioni tutti gli incassi per il servizio non offerto a partire dello stop. Naturalmente andrebbero cristallizzati pure i risultati sportivi, con la retrocessione delle ultime tre di A e la promozione delle prime tre di B”.
Stirpe è contro le promozioni a tavolino: “Io non riesco a capire perché ne dovrebbero salire due se le promozioni sono tre, queste sono le idee cervellotiche di qualcuno che ha altri interessi. Non esiste! O le retrocessioni e promozioni avvengono come da naturale svolgimento del campionato, oppure non sale nessuno e si fa – come detto – la spalmatura del campionato in due anni nel caso non fosse possibile riprendere a giocare”
E sulla cassa integrazione per i giocatori aggiunge: “Un tale meccanismo dovrebbero essere previsto solo per i giocatori con lo stipendio più basso e per il personale di struttura (come i magazzinieri, ndr) del club. Per gli stipendi più alti mi sembra anacronistico e nemmeno un problema rilevante in questo momento per l’Italia”.