Mentre in Germania si celebra il ritorno in campo in Italia si complica il cammino verso la ripresa delle attività
Col posticipo del lunedì tra Werder Brema e Bayer Leverkusen, si è giusta la prima giornata del campionato tedesco dopo lo stop forzato delle scorso Marzo.
Il ritorno in campo della Bundesliga è stato un messaggio di speranza tutti, ma i dubbi sulla ripresa dei campionati restano ancora tanti. Ritmi bassi, palloni sanificati, scontri fisici ridotti al minimo, giocatori distanziati in panca, e festeggiamenti vietati, non certo il massimo per chi ama il calcio.
A questo si vanno ad aggiungere anche ben 8 infortuni di natura muscolare, il più clamoroso quello di Reyna del Borussia Dortmund infortunatosi nel riscaldamento. Un problema non di poco conto. Oltre due mesi di inattività possono creare problemi alle fibre dei giocatori. Bisognerà ritrovare la giusta tonicità, per evitare spiacevoli contrattempi.
In Italia la situazione si fa sempre più complicata. I medici sono scettici, gli allenatori preoccupati, preparatori che si ritrovano ad affrontare nuove problematiche e infine i calciatori.
Questa settimana può essere quella decisiva. Tre i nodi da sciogliere: cambiare il concetto di quarantena, togliere la totale responsabilità ai medici delle squadre e togliere il ritiro di due settimane, se si troverà una soluzione si ripartirà altrimenti i vertici federali dovranno pensare ad un Piano B, cercando di non creare troppi malumori.