L’ex bomber rossoblu sulla possibile ripresa del campionato. “Squadra costruita senza riferimenti per ogni reparto, difesa disastrosa. Mi piace la coppia Rivière-Asencio. Giusto dare la squadra a Occhiuzzi e vi spiego il perché…”
Con Manolo Mosciaro abbiamo parlato del suo futuro da allenatore della ripresa del calcio. Adesso ci soffermiamo esclusivamente sul Cosenza. “Credo sia giusto che sarà il campo a decretare gli esiti di una stagione, anche se per i Lupi non sarà semplice. La stagione è stata compromessa nel corso delle 28 partite fin qui giocate anche se i numeri lasciano margine a una possibile svolta”. Una squadra, secondo l’ex bomber dei Lupi, costruita male. “Rispetto alla stagione precedente sono mancati i punti di riferimento per ogni reparto. Mi spiego: senza avere sostituito un Dermaku, un Palmiero, un Tutino, i quali rappresentavano metà dell’opera, non è stato facile…”.
Manolo ha visto anche diverse partite del Cosenza. “Da subito ho avuto dei dubbi sulla squadra. La difesa ha sempre subito troppo, incertezze anche a centrocampo. Devo dire che invece l’attacco adesso mi piace: con Rivière e Asencio è davvero super. Peccato, avessero giocato assieme dall’inizio… Ma a Cosenza, in ogni caso, non è mai facile. Si sente troppo la pressione dell’ambiente”.
Adesso che si tornerà in campo, ci saranno da giocare ancora 10 partite. “Secondo me rimane difficile centrare la salvezza. Intanto verrà meno l’apporto del pubblico che a Cosenza nei momenti difficili ha sempre rappresentato l’uomo in più. Anche se, paradossalmente, con meno pressione alcuni calciatori potrebbero rendere meglio rispetto a quanto hanno fatto vedere fino a prima dello stop forzato. Certo, ci sarà bisogno di un bel miracolo… Ma tutto è possibile. Credo – ha concluso Mosciaro – che sia giusto affidare la squadra ad Occhiuzzi. Ormai c’è da tre anni, conosce bene i calciatori ed è sempre stato al fianco di bravi allenatori. E poi non sottovaluterei il fatto che è stato anche un calciatore: non conta la categoria dove si è giocato ma avere vissuto il gruppo. E lui in questo ha l’esperienza che serve per provare a regalare ai nostri Lupi la permanenza in Serie B“.