Il tecnico ha vestito la maglia rossoblu da calciatore: “In attacco servono giocatori che sappiano fare la differenza”
Intervenuto in esclusiva ai microfoni di TifoCosenza, Luciano De Paola, ex calciatore rossoblu a metà anni Novanta, ha espresso il suo pensiero sul collega allenatore Roberto Occhiuzzi: “Il Cosenza ha un ottimo allenatore, si è visto sul campo nel finale della scorsa stagione dopo il lockdown. E da allenatore come lui dico che questo è stato un miracolo come quello che abbiamo fatto nel 1995. Anche io devo ammettere che davo il Cosenza quasi per spacciato a un certo punto. Ma è stato bravissimo Occhiuzzi a trovare la chiave giusta, con il suo equilibrio, il suo carattere, a costruire una squadra forte”.
I rossoblu stanno vivendo un po’ una crisi con il gol: “Quando costruisci una squadra devi partire da una base difensiva forte e poi avere giocatori che lì davanti fanno la differenza. Quella con Zaccheroni in panchina avevamo davanti Negri, Marulla e Palmieri. L’anno dopo la coppia era Lucarelli-Marulla. Il Cosenza ha sempre avuto attaccanti interessanti, nel recente passato mi viene in mente Tutino“.
Un campionato condizionato anche dall’emergenza coronavirus: “Purtroppo oggi come oggi la formazione non la fanno spesso gli allenatori bensì il Covid. Mi viene in mente il Monza che ha speso tanto ma per adesso ha fuori causa diversi titolari. Idem la Reggiana. È un campionato anomalo, spero si possa arrivare fino alla fine ma non si sa cosa potrà succedere. Questo momento comunque dura da tanto quindi bisogna adeguarsi la situazione: il Brescia ha avuto tre positivi, il Cosenza ora ne ha uno. Ci vuole personalità, soprattutto da parte dell’allenatore, che deve tirare fuori il massimo dai calciatori a disposizione in questi momenti. Ovvio che se perdi i migliori ti ritrovi in difficoltà”.
