Il focolaio esploso a Pescara agita i club di Serie B: dopo la protesta della Reggiana, arriva quella dei marchigiani. E sullo sfondo si riaffaccia l’idea della riforma del campionato…
Era inevitabile che il Covid-19 innescasse il caos nel campionato di Serie B 2020-2021. Dopo la decisione dell’Asl di Pescara di bloccare l’attività del club del patron Sebastiani, si alza forte l’urlo della protesta. Il primo club a esternare tutta la contrarietà sul caso è stata la Reggiana, poi è toccato all’Ascoli. “Se vogliamo mantenere intatta la regolarità del campionato sono del parere che, dopo quanto successo a Pescara, il torneo vada fermato – ha detto il patron Pulcinelli a picenotime.it -. Urge un Consiglio di Lega sul tema, prima possibile. Può andar bene giocare questa giornata, la 34ª, ma poi tutto deve essere fermato altrimenti sarà un campionato totalmente irregolare”.
Siamo soltanto all’inizio di quello che si annuncia come un finale di stagione infuocato. Mentre sullo sfondo comincia a riaffacciarsi l’idea di tornare a togliere dal cassetto il progetto sulla riforma del campionato. Per salvare capre e cavoli ci sarà chi proporrà, per l’ennesima volta, il blocco delle retrocessioni. E, di conseguenza, una Serie B a 24 squadre. Certo, la prossima stagione la torta da dividere vedrà fette più piccole ma sempre meglio di una retrocessione in Serie C…
